Papa: il Sinodo deve cominciare dal basso, per far parlare la gente
“Il Sinodo non è altro che fare esplicito quello che dice la Lumen Gentium: la totalità del popolo di Dio, tutto, dal vescovo in giù è ‘infallibile in credendo’, non può sbagliare. C’è armonia in quella unità, ma si deve esplicitare quella fede”.
Roma (AsiaNews) – Il Sinodo “deve cominciare dal basso”, “dalle piccole comunità, dalle piccole parrocchie”. L’ha affermato oggi pomeriggio da papa Francesco in un discorso rivolto all’apertura della 74ma assemblea generale della Conferenza episcopale italiana, che si svolge a Roma fino al 27 maggio. “Questo – ha aggiunto -ci chiederà pazienza, ci chiederà lavoro, ci chiederà di far parlare la gente”.
L’obiettivo, nel discorso fatto a braccio da Francesco, è “che esca la saggezza del popolo di Dio”. “Il Sinodo non è altro che fare esplicito quello che dice la Lumen Gentium: la totalità del popolo di Dio, tutto, dal vescovo in giù è ‘infallibile in credendo’, non può sbagliare. C’è armonia in quella unità, ma si deve esplicitare quella fede”.
L’affermazione del Papa giunge all’indomani dell’annuncio della segreteria del Sinodo dei vescovi che ha reso note le nuove modalità dello svolgimento dell’assemblea sinodale l’apertura del quale avrà luogo tanto in Vaticano quanto in ciascuna diocesi il 9-10 ottobre 2021, con l’intervento del papa. Con le medesime modalità, domenica 17 ottobre, si aprirà nelle diocesi. Sarà l’inizio della fase diocesana che proseguirà fino ad aprile 2022, con l’obiettivo della “consultazione del Popolo di Dio, affinché il processo sinodale si realizzi nell’ascolto della totalità dei battezzati, soggetto del sensus fidei infallibile in credendo”.
Sarà l’inizio di un processo che prevede poi una riunione diocesana con la quale ogni diocesi invierà i suoi contributi alla conferenza episcopale. Anche qui ci sarà “un periodo di discernimento dei pastori riuniti in assemblea” che elaborerà una sintesi da inviare alle Segreteria del Sinodo. Contributi saranno inviati anche dai dicasteri della Curia Romana, dalle università / facoltà di teologia, dalle Unione di superiori / superiore generali (USG / UISG), dalle altre unioni / federazioni di Vita consacrata, e dai movimenti internazionali dei laici.
La Segreteria generale del Sinodo provvederà alla redazione del primo Instrumentum laboris. Di lì i lavori procederanno come nei sinodi precedenti.