Papa: il 28 l'ultimo intervento pubblico, e il Conclave potrebbe cominciare in tempi più brevi del previsto
Città del Vaticano (AsiaNews) - Dovrebbe essere il pomeriggio del 28 l'ultimo intervento pubblico di Benedetto XVI che, al suo arrivo a Castel Gandolfo probabilmente rivolgerà un saluto alla comunità locale, mentre il Conclave potrebbe cominciare in tempi più brevi del previsto. Sono le principali informazioni riguardanti Benedetto XVI date oggi da padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede in un briefing.
Come già ieri, l'odierna giornata di Benedetto XVI è stata "normale": ha ricevuto il presidente del Guatemala, Otto Fernando Pérez Molina, che è così l'ultimo capo di Stato a essere ricevuto, a parte l'incontro di sabato prossimo con il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, definito da padre Lombardi "semplice e molto personale".
Oggi, alla fine dell'udienza con Pérez Molina, come già ieri il Papa ha salutato tutti i presenti, compresi i giornalisti. A quelli assenti, ha mandato un ringraziamento per quanto fatto in questi anni.
Dopo il presidente guatemalteco, è stata la volta di 12 vescovi della Lombardia, che hanno concluso la loro visita "ad limina". Sono gli ultimi vescovi che Benedetto XVI riceve a tale scopo, le prossime visita "ad limina", infatti, "sono state cancellate".
Nel pomeriggio, a salire nello studio del Papa sarà Mario Monti, presidente del Consiglio dei ministri d'Italia. Udienza privata, "molto semplice, evidentemente di commiato", l'ha definita padre Lombardi.
Domani, poi, ci sarà il penultimo Angelus di Benedetto XVI. In piazza san Pietro ci saranno anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, con il Consiglio comunale e il gonfalone della città. Non è prevista invece un'udienza al sindaco.
Dal pomeriggio di domenica cominceranno gli esercizi spirituali, che termineranno il sabato successivo. In tale periodo, come di consueto il Papa non ha attività pubbliche.
Ancora, per l'udienza del 27 ci sono già 35mila richieste di biglietti. Sarà più una liturgia della Parola, più che un'udienza in senso tecnico. E' la grande occasione conclusiva pubblica del Papa.
Il 28 l'incontro con i cardinali e il pomeriggio la partenza per Castel Gandolfo. Partenza e arrivo, con ogni probabilità saranno ripresi dalla televisione vaticana. A Castel Gandolfo, prevedibilmente, il Papa resterà "un paio di mesi", tempo nel quale dovrebbero terminare i lavori di risistemazione del convento in Vaticano. Dove tornerà, quindi, a maggio. In proposito, rispondendo a una domanda, padre Lombardi ha parlato di "motivi molto comprensibili di carattere anche logistico e significativi per il carattere spirituale e di comunione. Ritengo che effettivamente avere papa Benedetto vicino, presente spiritualmente, in preghiera, sia di grande arricchimento, di comunione per il suo successore e per tutti noi. Ritengo non rilevanti i timori di interferenza". "Ha 86 anni è abituato ad abitare in questo tipo di ambiente, per pensare a un trasferimento in un ambiente del tutto nuovo ci sarebbe voluta una sua manifestazione di volontà che evidentemente non c'è stata. Continua a essere nel luogo ove ha servito la Chiesa. Lo trovo assolutamente normale e penso che un'alternativa non sia stata nemmeno presa in considerazione".
A proposito di "abitazione" di Benedetto XVI dopo il 28 febbraio, a Castel Gandolfo vivrà nelle sua "solite" stanze. Che non saranno sigillate, in quanto non contengono documenti particolari. La questione rientra in quanto prevede la "Universi Dominici gregis", la costituzione apostolica che detta le norme per la Sede vacante. In proposito padre Lombardi ha detto che il cardinale camerlengo con la Camera apostolica e il consulente giuridico iniziano a lavorare per i chiarimenti da dare. A parte questioni di carattere cerimoniale e di prassi "il punto più importante è quello delle ipotesi o proposte sul tempo dell'inizio del Conclave, nel senso che la situazione è diversa da quella precedente. La Costituzione dice che il Conclave inizia tra 15 e 20 giorni dopo la morte del papa, per dare ai cardinali il tempo di arrivare a Roma, ma in questo caso con la comunicazione della rinuncia e l'inizio della Sede vacante fatte in anticipo, se fossero già arrivati, non c'è nessuno da aspettare. E' una domanda che c'è". In altri termini si sta vedendo se le norme possono essere intese in modo da anticipare l'inizio, e quindi la fine, del Conclave.
Rientra infine nella normale attività papale il rinnovo, annunciato oggi, della Commissione cardinalizia di vigilanza dello Ior. Sarà composta dai cardinali Bertone, Tauran, Scherer, Toppo e Calcagno che subentra a Nicora, divenuto presidente dell'Autorità di informazione finanziaria (Aif). Il rinnovo, ha spiegato padre Lombardi, è stato fatto per evitare la scadenza della Commissione durante la Sede vacante.
Una precisazione, infine, a proposito di affermazioni attribuite a Benedetto XVI da Peter Seewald, autore del libro-intervista con Benedetto XVI "La luce del mondo". "Dopo quel libro ha cominciato a lavorare a una biografia del Papa, di carattere non scientifico, ma giornalistico. Per questo aveva chiesto dei colloqui e certamente ne ha fatto uno in estate e probabilmente un altro verso fine novembre inizio dicembre. Probabilmente quindi due colloqui con il Papa. Quello che pubblica in questi giorni è probabilmente frutto di quei colloqui. Non più recenti, non c'è motivo di non credere a quello che Seewald dice. Non mi pare che ci siano delle informazioni oggettive particolarmente nuove". (FP)