Papa: il 2020, anno segnato da urgenti necessità umanitarie, già prima del Covid
La pandemia sta aggravando le disuguaglianze già presenti nelle nostre società ha detto Francesco che ha ricevuto gli ambasciatori di Giordania, Kazakhstan, Zambia, Mauritania, Uzbekistan, Madagascar, Estonia, Ruanda, Danimarca e India, per la presentazione delle Lettere credenziali.
Città del Vaticano (AsiaNews) – La pandemia sta aggravando le disuguaglianze già presenti nelle nostre società in un 2020 che già prima del Covid-19 era “un anno caratterizzato da urgenti necessità umanitarie, dovute a conflitti, violenza e terrorismo in diverse parti del mondo”. L’ha sostenuto papa Francesco nel discorso che ha rivolto agli ambasciatori presso la Santa Sede di Giordania, Kazakhstan, Zambia, Mauritania, Uzbekistan, Madagascar, Estonia, Ruanda, Danimarca e India, ricevuti per la presentazione delle Lettere credenziali.
“Le crisi economiche – ha sottolineato Francesco - stanno causando fame e migrazioni di massa, mentre il cambiamento climatico aumenta il rischio di disastri naturali, carestie e siccità. Ed ora la pandemia sta aggravando le disuguaglianze già presenti nelle nostre società; infatti, i poveri e i più vulnerabili dei nostri fratelli e sorelle rischiano di essere trascurati, esclusi e dimenticati”.
“La crisi ci ha fatto capire che ci troviamo «sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda» (Momento straordinario di preghiera, 27 marzo 2020). Oggi, forse più che mai – ha concluso - il nostro mondo sempre più globalizzato richiede urgentemente un dialogo e una collaborazione sinceri e rispettosi, capaci di unirci nell’affrontare le gravi minacce che incombono sul nostro pianeta e ipotecano il futuro delle giovani generazioni”.