Papa: i santi, come Madre Teresa, sono fratelli e sorelle ‘testimoni di cammini luminosi’
Nella solennità di Tutti i santi e della proclamazione delle Beatitudini “via della santità”, il pontefice ricorda come la guerra sia “ignobile, perché trionfo della menzogna”. L’appello per il Ciad colpito dal grave attentato terroristico e la comunità valenciana travolta dalla tempesta Dana, “catastrofe ambientale”. Il pensiero alle “153 donne, bambini massacrati nei giorni scorsi a Gaza”.
Città del Vaticano (AsiaNews) - “Oggi, Solennità di Tutti i Santi, nel Vangelo Gesù proclama le Beatitudini, carta d’identità del cristiano e via della santità”. È quanto sottolinea papa Francesco, rivolto ai fedeli riuniti in piazza san Pietro, in occasione della solennità di Tutti i santi che la Chiesa celebra oggi. Il pontefice ha voluto ricordare così il significato della ricorrenza, spiegando come Cristo “mostra un cammino, quello dell’amore” che egli “ha percorso per primo facendosi uomo”. Egli prosegue citando alcune figure di santi contemporanei, fra cui Madre Teresa di Calcutta, in cui “riconosciamo fratelli e sorelle plasmati dalle Beatitudini”.
Riprendendo le parole di san Paolo, il papa afferma che è “un dono di Dio” perché “è prima di tutto al Signore che noi chiediamo di farci santi” e “con la sua grazia Lui ci guarisce e ci libera da tutto ciò che ci impedisce di amare come Lui ci ama”. L’esempio citato dal pontefice è quello del Beato Carlo Acutis perché “in noi ci sia sempre ‘meno io per lasciare spazio a Dio’”. Il secondo punto è invece quello della “nostra risposta”, perché Dio “ci offre la sua santità, ma non ce la impone”, facendoci “sentire il gusto” e “vedere la bellezza, ma poi aspetta e rispetta il nostro ‘sì’”. “Lascia a noi la libertà di seguire le sue buone ispirazioni, di lasciarci coinvolgere dai suoi progetti, di fare nostri i suoi sentimenti - prosegue - mettendoci, come Lui ci ha insegnato, al servizio degli altri, con una carità sempre più universale, aperta e rivolta a tutti, al mondo intero”.
Francesco ricorda infine alcune figure di santi “anche del nostro tempo”, fra i quali “san Massimiliano Kolbe, che ad Auschwitz chiese di prendere il posto di un padre di famiglia
condannato a morte; o a santa Teresa di Calcutta, che spese la sua esistenza al servizio dei più poveri tra i poveri; o al vescovo sant’Oscar Romero, assassinato sull’altare per aver difeso i diritti degli ultimi contro i soprusi dei prepotenti”. In loro, come in molti altri santi fra cui “quelli che veneriamo sugli altari” e quelli “della porta accanto, nascosti” perché nella Chiesa vi è molta “santità nascosta” esorta a riconoscere persone “piene di Dio e plasmate dalle beatitudini”. “Poveri, miti, misericordiosi, affamati e assetati di giustizia, operatori di pace. Sono persone incapaci di restare indifferenti ai bisogni del prossimo; testimoni - conclude - di cammini luminosi, possibili anche per noi”, da qui l’appello a Maria che “ci aiuti a fare della nostra vita un cammino di santità”.
A conclusione della preghiera mariana, il pontefice ha espresso la propria vicinanza e preghiera al popolo del Ciad per “il grave attentato terroristico” e alle “popolazioni della penisola iberica, specialmente della comunità valenciana” travolta dalla tempesta Dana, una “catastrofe ambientale”. “La nostra vicinanza - afferma - al popolo di Valencia”. Fra i pellegrini e fedeli in piazza, il papa saluta “i partecipanti alla corsa dei santi” organizzata dalla fondazione Missioni Don Bosco, che ricorda come la vita cristiana sia una corsa “ma non come corre il mondo, è la corsa di un cuore che ama”. “E grazie - prosegue - del vostro sostegno alla costruzione di un centro sportivo in Ucraina”.
Parlando di Ucraina, egli chiede di pregare il Paese e il suo popolo “martoriato” come per “la Palestina, Israele, il Libano, il Myanmar e il Sud Sudan e per tutti i popoli che soffrono per le guerre. Fratelli e sorelle - afferma - la guerra sempre è una sconfitta, sempre! Ed è ignobile, perché è il trionfo della menzogna, della falsità, si cerca il massimo interesse per sé e il massimo danno per l’avversario, calpestando vite umane, ambiente, infrastrutture, tutto mascherato di menzogne”. “Penso - conclude - alle 153 donne, bambini massacrati nei giorni scorsi a Gaza”.
Domani, infine, per la commemorazione annuale di tutti i fedeli defunti andrà a celebrare la messa nel cimitero Laurentino di Roma.
01/11/2022 12:35
15/05/2022 12:50