Papa: contro la tratta delle persone “serve un impegno concertato, fattivo e costante”
Francesco ha ricevuto oggi i partecipanti alla Conferenza, promossa in Vaticano, del cosiddetto “Gruppo Santa Marta” contro il traffico di esseri umani. Il gruppo è guidato dal cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e da Bernard Hogan-Howe, capo della Polizia metropolitana di Londra.
Città del Vaticano (AsiaNews) – “Serve è un impegno concertato, fattivo e costante”, sia per eliminare le cause del traffico di esseri umani, sia “per incontrare, assistere e accompagnare le persone che cadono nei lacci della tratta”. E’ tornato ad affermarlo il Papa che questa mattina ha ricevuto oggi i partecipanti alla Conferenza, promossa in Vaticano, del cosiddetto “Gruppo Santa Marta” contro il traffico di esseri umani.
Il gruppo, guidato dal cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e presidente della Conferenza episcopale d’Inghilterra e Galles, e da Bernard Hogan-Howe, capo della Polizia metropolitana di Londra, è un’alleanza di responsabili di polizia e di vescovi di tutto il mondo che operano insieme con la società civile per sradicare il traffico di esseri umani e garantire cure pastorali alle vittime. Cerca di sviluppare inoltre strategie di prevenzione e di reintegrazione. Il Gruppo Santa Marta deve il proprio nome alla residenza di Papa Francesco, dove si sono riuniti per la prima volta nell’aprile 2014.
Il Gruppo, ha detto oggi Francesco, “sta dando un contributo importante per contrastare la piaga sociale della tratta di persone, legata a nuove forme di schiavitù, le cui vittime sono uomini e donne, spesso minorenni, sfruttati approfittando della loro povertà ed emarginazione. Come vi scrissi un anno fa in occasione della vostra riunione all’Escorial, quello che serve è un impegno concertato, fattivo e costante, sia per eliminare le cause di questo complesso fenomeno, sia per incontrare, assistere e accompagnare le persone che cadono nei lacci della tratta. Il numero di queste vittime – ci dicono le organizzazioni internazionali – cresce, purtroppo, ogni anno. Sono i più indifesi, ai quali viene rubata la dignità, l’integrità fisica e psichica, persino la vita”.
“Cari amici, vi ringrazio e vi incoraggio a proseguire in questo impegno. Il Signore saprà ricompensare quanto è fatto a questi piccoli della società di oggi. Lui ha detto: ‘Avevo fame… avevo sete…’ e mi hai aiutato; oggi potrebbe dire anche: ‘Ero abusato, sfruttato, schiavizzato…’ e mi hai soccorso. Continuo ad accompagnarvi con la mia vicinanza e la mia preghiera”.
09/02/2018 13:21