26/05/2018, 13.10
VATICANO
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Papa: collaborazione ecumenica per il futuro dei giovani e delle famiglie

Francesco ha incontrato i partecipanti all’annuale conferenza internazionale della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, alla quale è intervenuto anche il patriarca Bartolomeo. “Troppo spesso una tragica a falsa dicotomia si è sviluppata tra la dottrina etica delle nostre tradizioni religiose e gli interessi pratici dell’attuale comunità degli affari. Ma vi è una naturale circolarità tra il profitto e la responsabilità sociale”.

Città del Vaticano (AsiaNews) - Il futuro dei giovani e delle famiglie è un’attività nella quale la collaborazione ecumenica è di speciale importanza in un’epoca nella quale cresce la “cultura dello scarto, cieca rispetto alla dignità umana dei più vulnerabili”, L’ha sottolineato oggi papa Francesco nell’incontro di questa mattina in Vaticano con i partecipanti all’annuale conferenza internazionale della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice.

Alla conferenza è intervenuto anche il patriarca ecumenico Bartolomeo I, che ha avuto anche un colloquio privato con Francesco.

Nel suo intervento, il Papa ha rilevato che la “globalizzazione dell’indifferenza” rappresenta la vera sfida la quale la famiglia umana è chiamata a rispondere e, facendo un parallelismo con “l’artificiosa frattura tra scienza e fede”, ha aggiunto: “troppo spesso una tragica a falsa dicotomia si è sviluppata tra la dottrina etica delle nostre tradizioni religiose e gli interessi pratici dell’attuale comunità degli affari. Ma vi è una naturale circolarità tra il profitto e la responsabilità sociale. Vi è infatti un «nesso indissolubile […] fra un’etica rispettosa delle persone e del bene comune e la reale funzionalità di ogni sistema economico e finanziario”.

Commentando poi il titolo della Conferenza di quest’anno, “Nuove politiche e nuovi stili di vita nell’era digitale”, il Papa ha poi detto che una delle sfide più pressanti di oggi è rappresentato dalle “incerte opportunità di lavoro e l’impatto della rivoluzione della cultura digitale”. “Come ha messo in luce il percorso in preparazione al Sinodo di quest’anno sui giovani, questo è un ambito decisivo nel quale la solidarietà della Chiesa è effettivamente necessaria. Il vostro contributo è un’espressione privilegiata dell’attenzione della Chiesa per il futuro dei giovani e delle famiglie”.

Un’attività in cui la collaborazione ecumenica è di speciale importanza, ha sottolineato, citando come la presenza alla Conferenza del Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli sia “segno eloquente di tale comune responsabilità”.

Da parte sua, il patriarca Bartolomeo nel suo intervento alla conferenza aveva affermato la necessità di “un’agenda cristiana comune per il bene comune”. “Negli ultimi anni – ha sostenuto - abbiamo vissuto un'immensa crisi economica collegata al processo di globalizzazione e alle sue implicazioni, alla resa della cultura all'economia, all'aumento della povertà, alla carestia e alla scarsità e alla tragedia delle migrazioni di massa”. Ci sono, ha detto ancora, “la deificazione del profitto, l'associazione della dignità con la proprietà”, e “la subordinazione della persona umana alla tirannia dei bisogni”. “La società si sta trasformando in un gigantesco mercato, le conquiste sociali si stanno riducendo e il divario tra ricchi e poveri si sta allargando”. “L'economismo estremo causa gravi problemi economici ed ecologici”.

Ma noi, ha detto ancora, “rifiutiamo l’affermazione che ‘non c'è alternativa’. In altre parole, respingiamo l'affermazione che la non conformità ai comandamenti della globalizzazione e all’"autonomia dell'economia", porta all'espansione della povertà e a sviluppi e conflitti sociali incontrollabili. È inaccettabile che le forme alternative di sviluppo e la forza della solidarietà sociale e della giustizia siano ignorate e calunniate. Le nostre Chiese possono creare nuove possibilità di trasformazione per il nostro mondo. Infatti, la Chiesa stessa è un evento di trasformazione, di condivisione, di amore e di apertura. È utopico credere che la solidarietà e la coesione sociale possano essere raggiunte attraverso la globalizzazione e l'innalzamento degli standard di vita, o attraverso internet e la comunicazione”.

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