Papa: Quaresima, combattere con Cristo il male che è noi
Benedetto XVI esorta a “non scaricare il problema del male sugli altri, sulla società o su Dio, ma riconoscere le proprie responsabilità e farsene carico consapevolmente”. La coincidenza con il 150mo anniversario dell’apparizione della Vergine di Lourdes ed il suo invito alla conversione.
Città del Vaticano (AsiaNews) - Affrontare il male che è presente in ognuno, riconoscendo le proprie responsabilità, senza addebitarne agli altri le cause. Questo il vero senso dell’entrare in Quaresima che, nella prima domenica di questo tempo liturgico, è stato ricordato da Benedetto XVI nella riflessione rivolta alle 40mila persone presenti in piazza San Pietro per la recita dell’Angelus, in una giornata luminosa.
La lotta da affrontare insieme a Cristo contro il male, contro satana, che rappresenta dunque il significato della Quaresima, assume quest’anno un aspetto particolare in quanto cade a 150 anni dalla apparizione della Vergine di Lourdes. Quel suo messaggio, “convertitevi e credete al Vangelo, pregate e fate penitenza”, ha ricordato Benedetto XVI, echeggia quello di Gesù ed è la traccia da deguire in questo periodo.
Entrare in Quaresima, dunque, nelle parole del Papa “significa iniziare un tempo di particolare impegno nel combattimento spirituale che ci oppone al male presente nel mondo, in ognuno di noi e intorno a noi. Vuol dire guardare il male in faccia e disporsi a lottare contro i suoi effetti, soprattutto contro le sue cause, fino alla causa ultima, che è satana. Significa non scaricare il problema del male sugli altri, sulla società o su Dio, ma riconoscere le proprie responsabilità e farsene carico consapevolmente. A questo proposito risuona quanto mai urgente, per noi cristiani, l’invito di Gesù a prendere ciascuno la propria ‘croce’ e a seguirlo con umiltà e fiducia (cfr Mt 16,24)”.
“La ‘croce’, per quanto possa essere pesante - ha proseguito, con voce leggermente rauca - non è sinonimo di sventura, di disgrazia da evitare il più possibile, ma opportunità per porsi alla sequela di Gesù e così acquistare forza nella lotta contro il peccato e il male. Entrare in Quaresima significa pertanto rinnovare la decisione personale e comunitaria di affrontare il male insieme con Cristo. La via della Croce è infatti l’unica che conduce alla vittoria dell’amore sull’odio, della condivisione sull’egoismo, della pace sulla violenza. Vista così, la Quaresima è davvero un’occasione di forte impegno ascetico e spirituale fondato sulla grazia di Cristo”.
Benedetto XVI ha poi ricordato che quest’anno l’inizio della Quaresima “provvidenzialmente coincide con il 150mo anniversario delle apparizioni di Lourdes”. “Il messaggio che la Madonna continua a diffondere a Lourdes richiama le parole che Gesù pronunciò proprio all’inizio della sua missione pubblica e che noi riascoltiamo più volte in questi giorni di Quaresima: ‘Convertitevi e credete al Vangelo’, pregate e fate penitenza. Accogliamo l’invito di Maria che fa eco a quello di Cristo e chiediamoLe di ottenerci di ‘entrare’ con fede nella Quaresima, per vivere questo tempo di grazia con gioia interiore e generoso impegno. Alla Vergine affidiamo anche i malati e quanti se ne prendono amorevole cura. Si celebra infatti domani, memoria della Madonna di Lourdes, la Giornata mondiale del malato. Saluto con tutto il cuore – ha detto ancora - i pellegrini che si raduneranno nella basilica di San Pietro”. Un incontro al quale, ha spiegato, non sarà presente. Da oggi, infatti, il Papa comincia gli esercizi spirituali, che proseguiranno per tutta la settimana. In questi giorni, come di consueto, tutti gli incontri del Papa sono sospesi, compresa l’udienza generale di mercoledì.
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