Papa incoraggia i cristiani del Bangladesh a costruire verità e pace con i musulmani
Dhaka (AsiaNews) "Comunione e fratellanza" è il tema della visita pastorale del papa in Bangladesh dal 18 al 20 novembre 1986. Allo stadio nazionale Ershad a Dhaka, parlando di fronte a 50 mila persone, di cui 3 mila non cattolici, Giovanni Paolo II incoraggia i cristiani a maggior dialogo con i musulmani: "Dovete dimostrare loro e ai fedeli di altre religioni che il cristianesimo vi aiuta a valorizzare e a rispettare la cultura e l'eredità del Bangladesh".
Lo stesso pontefice si definisce in questa occasione "un pellegrino (che viene) in spirito di amore fraterno e stima per tutti".
Il papa sottolinea poi che la società non può dimenticare i suoi "obblighi" verso i poveri e allo stesso tempo esprime la speranza che i bangladeshi "non si diano per vinti finché (nel paese) non prevarranno i valori di pace, misericordia e amore".
Il 19 novembre Giovanni Paolo II visita Savar, 32 km nordovest da Dhaka. Qui depone una corona di fiori in memoria dei martiri nazionali, morti durante la guerra di liberazione nel 1971. Infrangendo il protocollo il papa si inginocchia davanti all'altare e prega per loro. Nel libro delle visite egli scrive: "Animae justorum sunt in manu Dei" (Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio).
In Bangladesh su una popolazione di 141.340.476 abitanti l'83% è musulmano, il 16% indù; i cristiani non arrivano neppure all'1%. (MA)
06/12/2004