Papa in Bangladesh: Il grazie ai 90mila fedeli; la preghiera per i 16 neo-ordinati
Alla sua prima messa a Dhaka, papa Francesco ringrazia i cattolici, venuti anche ““da lontano, in un viaggio di più di due giorni”. La celebrazione nel luogo dove Mujibur Rahman ha proclamato la nascita del Bangladesh.
Dhaka (AsiaNews) – Oltre 90mila fedeli da tutto il Paese hanno preso parte stamane alle 10 (ora locale) alla messa che papa Francesco ha celebrato al Suhrawardy Udyan Park di Dhaka, durante la quale ha ordinato 16 nuovi sacerdoti.
Parlando a braccio davanti alla folla, il pontefice ha ringraziato tutti loro per la loro “generosità” perché giunti così numerosi “a questa grande festa di Dio” venendo anche “da lontano, in un viaggio di più di due giorni”.
“Grazie tante per la vostra generosità - ha ripetuto - grazie tante per la vostra fedeltà. Continuate avanti, con lo spirito delle Beatitudini”. Egli ha poi esortato a pregare per i sacerdoti: “Il popolo di Dio sostiene i sacerdoti con la preghiera. È la vostra responsabilità sostenere i sacerdoti. Qualcuno di voi potrà domandarmi: ‘Ma, padre, come si fa per sostenere un sacerdote?’. Fidatevi della vostra generosità. Il cuore generoso che voi avete vi dirà come sostenere i sacerdoti. Ma il primo sostegno del sacerdote è la preghiera. Il popolo di Dio, cioè tutti, tutti, sostiene il sacerdote con la preghiera. Non stancatevi mai di pregare per i vostri sacerdoti. Io so che lo farete. Grazie tante!”. L'entusiasmo dei fedeli era palpabile: applausi, canti, danze, slogan in bengali, inglese e perfino in italiano (v. video)!
Sebbene papa Francesco sia il terzo papa a visitare il Bangladesh (Paolo VI nel 1970; Giovanni Paolo nel1986), la piccola comunità del Paese (lo 0,2% della popolazione non ha molte possibilità di radunarsi in una maniera così evidente, attraendo l’attenzione del resto della popolazione.
Ringraziando Francesco per la sua visita, il card. Patrick D’Rozario di Dhaka ha detto che tutta quella folla “è stata attratta” dall’amore manifestato da papa Francesco verso di loro.
Egli ha anche sottolineato il valore del luogo in cui i cattolici, oggi per la prima volta, hanno celebrato la messa. Il parco è infatti il luogo in cui il padre della patria, Sheikh Mujibur Rahman ha proclamato l’indipendenza del Bangladesh, come un luogo capace di accogliere e far convivere insieme religioni ed etnie. La celebrazione in questo spazio – ha espresso il cardinale – è un simbolo per “il ruolo speciale della Chiesa in questa nazione”.
Prima dell’ordinazione dei 16 giovani, Francesco ha ripercorso i segni dell’ordinazione sacerdotale, con un’omelia tratta dal Rituale, in cui ha spiegato che essi sono chiamati “al servizio di Cristo maestro, sacerdote e pastore [perché] cooperino a edificare il corpo di Cristo, che è la Chiesa, in popolo di Dio e tempio santo dello Spirito”.
Anzitutto vi è il dono dell’insegnamento: “Leggete e meditate assiduamente la parola del Signore per credere ciò che avete letto, insegnare ciò che avete appreso nella fede, vivere ciò che avete insegnato. Sia dunque nutrimento al popolo di Dio la vostra dottrina, gioia e sostegno ai fedeli di Cristo il profumo della vostra vita, perché con la parola e l'esempio edifichiate la casa di Dio, che è la Chiesa”.
Poi il ministero della santificazione dei fedeli attraverso i sacramenti: “Voi continuerete l'opera santificatrice di Cristo. Mediante il vostro ministero il sacrificio spirituale dei fedeli viene reso perfetto, perché congiunto al sacrificio di Cristo, che per le vostre mani in nome di tutta la Chiesa viene offerto in modo incruento sull'altare nella celebrazione dei santi misteri.
Riconoscete dunque ciò che fate, imitate ciò che celebrate, perché partecipando al mistero della morte e risurrezione del Signore, portiate la morte di Cristo nelle vostre membra e camminiate con lui in novità di vita”.
Infine, il ministero pastorale: “partecipando alla missione di Cristo, capo e pastore, in comunione filiale con il vostro vescovo, impegnatevi a unire i fedeli in un'unica famiglia, per condurli a Dio Padre per mezzo di Cristo nello Spirito Santo. Abbiate sempre davanti agli occhi l'esempio del Buon Pastore, che non è venuto per essere servito, ma per servire, e per cercare e salvare ciò che era perduto”.
Più tardi, alla nunziatura, Francesco avrà un incontro personale con la premier Sheikh Hasina. Nel pomeriggio egli incontrerà i vescovi del Bangladesh e quindi i rappresentanti delle diverse religioni del Paese.
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