Pakistani cattolici: vivere la Settimana Santa con carità e musica, senza dimenticare i fratelli copti
Gesti di carità per i più poveri e eventi musicali per coinvolgere i fedeli. L’ombra del terrorismo islamico. La Conferenza episcopale del Pakistan ricorda nella preghiera le vittime degli attacchi in Egitto e le loro famiglie.
Lahore (AsiaNews) – I cattolici della Repubblica islamica vivono la Settimana Santa con opere di carità, dando da mangiare ai poveri, e rievocazioni della Passione di Cristo. “È il momento perfetto per aiutare le famiglie bisognosi e condividere l’amore di Gesù Cristo con i più poveri. Questo è il vero spirito della Quaresima,” afferma p. Francis Gulzar, parroco della chiesa di San Giovanni a Lahore.
AsiaNews lo ha intervistato l’altro ieri mentre distribuiva generi alimentari a Youhanabad, il più grande enclave cristiano del Paese. Sono 50 le persone che hanno ricevuto razioni di cibo per una settimana, per la maggior parte donne.
P. Gulzar organizza queste distribuzioni ormai da cinque anni, durante la Settimana Santa e vicino al Natale: “È diventata una tradizione della parrocchia, altre 50 famiglie verranno aiutate prima di Pasqua. I catechisti sono stati inviati a identificare le vedove e gli anziani”.
La cattedrale del Santo Redentore nella città di Multan, nella provincia del Punjab, ha organizzato nella stessa serata “La sera del Calvario”, durante la quale si sono esibiti i giovani del seminario di San Giuseppe in uno spettacolo musicale e sono stati eseguiti canti sulla Settimana Santa. Il vescovo di Multan, mons. Benny Mario Travas, ha presieduto l’evento, a cui hanno partecipato più di 700 persone.
Asif Raza, catechista della cattedrale, afferma: “Organizziamo questa serata speciale da tre anni. In genere, le persone assistono alle liturgie della Settimana Santa, ma non partecipano abbastanza. Apprezzano essere coinvolti in maniera completa e le esibizioni dei cantanti e dei musicisti professionisti”.
Le scuole cattoliche del Paese annunciano l’inizio delle festività con il Giovedì Santo. Le squadre di sicurezza delle Chiese stanno mettendo a punto piani per proteggere i parrocchiani durante la Messa di Pasqua, soprattutto a causa dei recenti attacchi alle chiese egiziane. Il vescovo Travas ha esortato i fedeli a pregare per le vittime copte durante l’omelia per la Domenica delle Palme.
Nella dichiarazione “Dolore per gli attacchi in Egitto nella Domenica delle Palme”, la Commissione nazionale Giustizia e pace della Conferenza episcopale pakistana ha condannato le uccisioni dello scorso 9 aprile. La dichiarazione congiunta del vescovo Joseph Arshad, del direttore generale p. Emmanuel Yousaf Mani e del direttore esecutivo, Cecil Shane Chaudhry riporta: “Uccidere persone innocenti per motivi religiosi è inaccettabile. La Chiesa di tutto il mondo si erge in solidarietà con i nostri fratelli e sorelle egiziani, in questo momento di bisogno, e prega che il governo possa condurre i responsabili alla giustizia”.
Essi hanno espresso il loro dolore per il tragico evento che ha causato cordoglio in tutto il mondo. Mons. Arshad aggiunge: “Possa Dio liberarci da tutto il male e permetterci di continuare nella nostra preghiera di speranza e guarigione nella Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Dovremmo pregare Nostro Signore Gesù Cristo perché Dio possa concedere alle famiglie colpite la forza per superare queste perdite irreparabili”.
Oltre alle condoglianze, essi hanno rivolto preghiere per la pace e l’armonia nel mondo e, sopra ogni cosa, per la sicurezza dei cristiani in Egitto. Hanno pregato, inoltre, per le famiglie delle vittime, augurando una veloce guarigione a quanti sono rimasti colpiti nei sanguinosi attacchi.
15/04/2020 12:17
10/04/2020 10:10