30/10/2018, 14.49
PAKISTAN
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Pakistan, vignette e video contro i cristiani: la Chiesa chiede le scuse dei media

di Kamran Chaudhry

Il disegno ritrae due uomini crocifissi ai pali della corrente elettrica; il trailer mostra la conversione all’islam di una ragazza cristiana. Alcuni imam si uniscono alla protesta dei cristiani. Attivista cattolico chiede di abbassare i toni per non danneggiare i dipendenti cristiani delle agenzie di stampa coinvolte.

Lahore (AsiaNews) – Centinaia di cristiani domandano le scuse dei media pakistani per aver pubblicato una vignetta e un video che insultano la minoranza religiosa. Ieri si sono ritrovati di fronte al club della stampa di Karachi, dove hanno dato vita ad una manifestazione portando striscioni con le scritte “Senza giustizia, non esiste pace” e “Qual è il nostro futuro in Pakistan?”. La protesta era guidata da tre sacerdoti cattolici, in collaborazione della Commissione nazionale giustizia e pace (Ncjp). P. Saleh Diego, dell’arcidiocesi di Karachi, ha affermato: “Tutto questo deve finire. Essi non devono offendere i nostri sentimenti religiosi. Non ammettiamo che media online e carta stampata dissacrino i nostri simboli spirituali”.

La vignetta incriminata (v. foto 1) è comparsa il 26 ottobre sulle pagine del The Express Tribune [tra i maggiori quotidiani del Paese, ndr]. È una caricatura di due uomini crocifissi sui pali della luce, a simboleggiare l’aumento del costo della corrente. Il video invece è stato caricato sul canale YouTube di Geo Tv: si tratta del trailer dal titolo “Maria Bint-e-Abdullah” e mostra la conversione all’islam di una ragazza cristiana.

P. Diego sottolinea: “La croce è nostro simbolo e identità. Solo Cristo ha il diritto di essere crocifisso. Il Tribune è nostro compagno nella lotta per l’uguaglianza dei diritti. Per questo non capiamo il motivo [della vignetta] e chiediamo alle autorità di prenderne nota. Il video promuove la conversione e lo fa con riferimenti indiretti. Le conversioni forzate sono già una grande questione”.

In un video messaggio pubblicato sui social media, Kamran Michael, ex ministro federale per i porti e le operazioni navali, ha annunciato che porterà la vicenda in Senato. Oggi la Commissione per il dialogo interreligioso e l’ecumenismo (Ncide) della Conferenza episcopale pakistana, ha convocato una riunione d’emergenza a Lahore. Vi hanno partecipato anche 10 imam musulmani (v. foto 2), che si sono uniti alla Chiesa nella condanna dell’offesa subita dai cristiani.

Secondo p. Francis Nadeem, segretario esecutivo della Ncide, si tratta di “una cospirazione pianificata per danneggiare l’armonia interreligiosa tra musulmani e cristiani. Chiediamo al ministro dell’Informazione Fawad Chaudhry d’intervenire contro questi elementi che creano disturbo e assicurare che incidenti simili non accadono mai più”. L’attivista cattolico Khalid Shehzad chiede infine di abbassare i toni della polemica, per evitare reazioni peggiori. “Entrambe le agenzie coinvolte – afferma – hanno chiesto scusa o fornito spiegazioni. Le persone avevano iniziato a diffondere commenti ancora prima di vedere [la vignetta e il video]. La nostra protesta potrebbe mettere a rischio il lavoro di molti cristiani che sono impiegati in queste agenzie di stampa. Rischiamo di scatenare l’opinione pubblica contro di loro”.

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