Pakistan, campagna antipolio: arrestati centinaia di genitori perché rifiutano il vaccino ai figli
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) - Le autorità pakistane hanno arrestato più di 470 genitori ed emesso un mandato di cattura per centinaia di altri, per essersi opposti alla campagna di vaccinazione contro la polio per i loro figli. Si tratta del primo fermo di massa operato dall'amministrazione locale di Peshawar, nel nord-ovest del Paese, con l'avallo del governo centrale di Islamabad. Secondo l'accusa, essi avrebbero "messo in serio pericolo la salute pubblica". L'operazione effettuata in questi giorni rientra nelle iniziative promosse per sradicare la malattia dal Pakistan, una delle tre nazioni al mondo in cui essa è ancora oggi endemica.
Gli arresti sono stati effettuati ieri, nel contesto della campagna di immunizzazione lanciata nella provincia nord-occidentale di Khyber-Pakhtunkhwa, in cui la polio è tuttora molto diffusa. Il governo locale ha annunciato che i genitori saranno rilasciati solo dopo aver firmato il nulla osta alla vaccinazione dei figli. Riaz Khan Mehsud, alto funzionario dell'amministrazione di Peshawar, conferma l'uso del "pugno di ferro" contro i genitori riottosi e chiunque si oppone "verrò spedito in galera".
Nel giugno del 2014 l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha esortato tutti i viaggiatori internazionali che si recano in Pakistan a vaccinarsi contro la polio al momento dell'arrivo, per prevenire l'ulteriore diffusione della malattia. Di recente la stessa Oms ha riconosciuto l'efficacia dell'India nella lotta contro la polio, debellata dal Paese. Opposta la situazione nel vicino Pakistan e in particolare a Peshawar, capoluogo della provincia di Khyber Pakhtunkhwa, dove si concentra il principale bacino di diffusione e contagio. Di 83 casi nuovi casi, ben 79 sono documentati in città.
Il Pakistan è una delle tre nazioni al mondo in cui la polio ha ancora natura "endemica". Nel 2014 si sono registrati 306 casi, il numero più alto registrato negli ultimi 14 anni. Almeno 13 i casi confermati dall'inizio dell'anno, concentrati nel nord-ovest del Paese.
Nel 2012 due gruppi talebani pakistani hanno di fatto imposto il bando alle vaccinazioni contro la polio, nel North e South Waziristan. I miliziani, in risposta ai raid dei droni statunitensi, hanno anche ucciso dozzine fra lavoratori, volontari e membri della sicurezza. Nel 2011 si sono registrati otto morti fra i volontari, cui se ne sono aggiunti altri 12 nel 2013; per questo il governo e le agenzie internazionali hanno interrotto le campagne.
Secondo gli estremisti islamici le vaccinazioni sono un pretesto per sterilizzare i bambini musulmani: essi accusano gli operatori sanitari di essere spie al soldo degli Usa. Accuse amplificate dall'uso da parte della Cia di un medico pakistano, nelle operazioni che hanno portato nel 2011 all'identificazione e al raid contro il rifugio di Osama Bin Laden ad Abbottabad. A rimetterci in questa guerra fra talebani e istituzioni sono i bambini, che sempre più numerosi finiscono per essere colpiti dalla malattia.