Pakistan, Ong al governo: per l'infanzia meno promesse e più azioni
Nella Giornata universale del bambino, ieri, le Ong pakistane ribattono così al governo che chiede più impegno della popolazione per la tutela dei minori. Nel Paese sono 10 milioni i bambini sfruttati e che vivono in povertà.
Islamabad (AsiaNews) Il Pakistan invita la popolazione ad impegnarsi nella tutela dei diritti dei minori, ma Ong impegnate nel sociale ribattono che è il governo a dover fare "meno promesse e più azioni" per i milioni di bambini, che nel Paese vivono ancora in "condizioni limite". Ieri, 20 novembre, in occasione della Giornata universale del bambino il premier Shaukat Aziz ha diffuso un comunicato in cui ricorda che il Pakistan ha sempre promosso i diritti dei bambini a livello internazionale e firmato varie Carte sui diritti umani, tra cui la Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e quella dell'Ilo (International Labour Organization) sul lavoro minorile.
Il ministero delle Politiche sociali e dell'educazione, dal canto suo, ha annunciato la pubblicazione di un rapporto sulla "Violenza contro i bambini". Muhammad Hassam Mangi, direttore della Commissione nazionale per la salute e lo sviluppo del bambino (Nccwd), ha spiegato che principale obiettivo della Commissione, al momento, è provvedere all'educazione e alle cure sanitarie dei minori poveri, che lavorano e vivono per le strade.
Ma Organizzazioni non governative e gruppi per i diritti dei minori dipingono un quadro molto più drammatico della condizione dei bambini in Pakistan e invitano Islamabad ad usare meno retorica e ad agire di più. Secondo stime delle Ong locali, infatti, sono "10 milioni i piccoli che lavorano esposti ad ogni tipo di sfruttamento e abuso, senza nessuna possibilità di far valere i diritti previsti dalla varie Convenzioni firmate dal Pakistan". Ejaz Ghauri, presidente della Human Development Net (Hdn), organizzazione cattolica, che lavora per l'istruzione dei poveri, invita il governo a "fare meno promesse e occuparsi in modo concreto dei nostri bambini, che sono anche il nostro futuro".