Paghe più basse in Cina: scioperano gli autisti del cibo a domicilio
Il settore offre pochi profitti. Gli autisti della Meituan hanno visto una riduzione della paga e del tempo calcolato per la consegna. Quelli della Ele.me non hanno ricevuto la paga per due mesi consecutivi. Si calcola che nel 2016 in Cina vi sono stati almeno 200 scioperi al mese.
Hong Kong (AsiaNews/China Labour Bulletin) - Dopo le manifatture, le acciaierie, gli alberghi, ora scioperano anche gli autisti della distribuzione di cibo a domicilio. Ne dà notizia il China Labour Bulletin (Clb), che registra via via gli scioperi che avvengono in Cina il mese precedente.
L’ultima categoria, quella degli autisti, hanno scioperato in settembre almeno in quattro punti del Paese. Essi appartengono alle tre maggiori compagnie per la distribuzione di cibo: la Waimai, la Ele.me e la Meituan. Essi si lamentano di non essere pagati da mesi o di subire pressioni per svolgere il loro lavoro in modo più veloce e meno redditizio.
Secondo il Clb, a causa della grande competizione nel settore, molte compagnie non riescono più a fare profitti. Poiché la competizione diviene più acuta, alcune piattaforme internet si sono ritirate dal settore. Ad esempio, Baidu ha annunciato di aver messo in vendita la Waimai, acquistata dalla rivale Ele.me, sostenuta da Alibaba, una delle più grandi compagnie per gli acquisti on-line.
Clb riporta che il 5 settembre è avvenuto a Kunming (Yunnan) lo sciopero degli autisti della Meituan. Un autista di nome Sun afferma che la loro paga è diminuita: da 6,5 yuan al chilometro a 4 yuan al chilometro. Allo stesso tempo, la ditta ha ridotto il tempo di consegna da 43 minuti a 37 minuti. Con queste nuove regole il salario quotidiano degli autisti è sceso da 200 yuan a 120 yuan al giorno [da 30,7 a 18,4 euro].
La Meituan ha risposto togliendo il lavoro a quattro degli autisti che hanno chiesto il cambiamento delle nuove regole. Un rappresentante della compagnia ha negato che i licenziati avessero un rapporto di lavoro con la Meituan. E in effetti, nessuno di laro aveva un contratto di lavoro.
Clb riporta un altro sciopero a Pechino degli autisti della Ele.me, lo scorso 4 settembre (v. foto). La protesta è cresciuta dopo che una ditta subappaltatrice di Ele.me ha detto che non poteva pagare gli operai per gli ultimi due mesi. In totale, per 40 operai, la ditta doveva più di 200mila yuan [oltre 30.700 euro]. Dopo diverse tensioni, la Ele.me stessa ha promesso di pagare.
Clb afferma che il 19,3% degli scioperi avvenuti fino ad oggi in Cina, interessa il settore dei servizi e delle vendite on-line. Il settore delle costruzioni è quello più colpito con il 40% degli scioperi. Il numero totale delle dimostrazioni e scioperi è impossibile da stabilire, data la censura esercitata su questo tipo di notizie. Si calcola che nel 2016 vi siano stati almeno 200 scioperi al mese.