Orissa: dalit cristiani chiedono l'inclusione nelle caste svantaggiate
In occasione della "Giornata della protesta", sei leader dalit hanno inviato al governo un documento per chiedere la modifica della legge del 1950 che esclude i dalit dal sistema delle caste. Nonostante una petizione del 2004, i dalit continuano a essere discriminati. Diversi studi indicano che continuerebbero a essere emarginati anche se si convertissero all'induismo.
Bhubaneswar (AsiaNews) - Sei leader dalit hanno presentato al governo dell'Orissa un documento per chiedere una modifica della legge che impedisce ai cristiani di rientrare nel sistema delle caste svantaggiate. “Ci appelliamo umilmente al primo ministro affinché prenda misure tempestive per estendere il sistema delle caste svantaggiate anche ai dalit cristiani come da raccomandazione della Commissione di giustizia Ranganath Misra”, ha spiegato Prafulla Kumar Lima, presidente del Consiglio nazionale dei dalit cristiani (Ncdc) nell’Orissa.
Il 10 agosto è il “Giorno della protesta” per i dalit (o paria) cristiani. Nel 1950, in questo giorno, il governo ha negato loro il diritto a rientrare in una delle cinque caste svantaggiate riconosciute dal governo. I dalit chiedono l'emendamento del paragrafo 3 dell’Ordinanza Costituzionale del 1950 che esclude i cristiani (e i musulmani) dalla categoria di gruppi che godono di alcuni vantaggi, garantiti invece ad altre fedi religiose, quali induisti, buddisti, sikh e altri.
La Commissione di giustizia presieduta dal giudice Ranganath Misra, dopo aver studiato le condizioni socio-economiche in cui vertono i dalit, nel 2007 aveva presentato un rapporto in cui raccomandava al governo di estendere i privilegi e le protezioni del sistema delle caste anche a loro.
Secondo diversi studi, anche se i dalit cristiani dovessero cambiare religione, le loro condizioni in sostanza non cambierebbero; al contrario, continuerebbero a patire l’emarginazione anche nella nuova comunità religiosa. Nel 2004 è stata depositata una petizione alla Corte suprema per chiedere pari diritti per i dalit. Al momento è ancora in sospeso. Nonostante tutte le raccomandazioni, il governo non ha ancora preso provvedimenti per modificare la legge del 1950.
In occasione del Giorno della protesta di quest’anno “desideriamo richiamare l’attenzione del premier sul fatto che i dalit cristiani continuano a soffrire lo stigma dell’intoccabilità insieme a quelli non cristiani”, ha affermato Bikash Kumar Bardhan, segretario dell’Ncdc.