Orissa, il nunzio a Kandhamal: 'Come i primi cristiani, saldi nella fede'
La visita di mons. Girelli tra le comunità vittime nel 2008 delle più gravi violenze contro i cristiani della storia recente dell'India. "Felice e commosso di trovarmi qui a pregare davanti al memoriale dei martiri. Testimoni di pace, armonia, fede e amore”. Una lettera a papa Francesco per inserie p. Bernard Digal tra i martiri del XXI secolo.
Bhubaneswar (AsiaNews) – L’Assemblea dei vescovi di rito latino dell’India, tenutasi in questi giorni a Bhubaneswar in Orisssa, è stata l’occasione per una visita del nunzio apostolico mons. Leopoldo Girelli al distretto di Kandhamal, il luogo divenuto il simbolo delle violenze subite dai cristiani nel 2008 in questo Stato dell’India. Accompagnato dall'arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar mons. John Barwa, dal suo segretario p. Mrutyunjaya Digal e da alcuni altri sacerdoti, il nunzio ha visitato tre località: Raikia, Tiangia e Nandagiri.
Celebrando la Messa nella parrocchia di Nostra Signora della Carità, a Raikia, il nunzio ha espresso la sua gioia per la fede testimoniata dai fedeli: erano quasi 1500 i bambini, i giovani e gli adulti presenti, insieme a 30 sacerdoti e 25 religiosi. “Siete come la prima comunità cristiana che è rimasta salda nella sua fede - ha detto il nunzio nell'omelia -. Siete diventati un esempio per milioni di cristiani su come perseverare anche nella sofferenza”.
Il presule ha visitato il Memoriale dei martiri a Tiangia, un villaggio cattolico che ha visto l’uccisione di sette cristiani durante le violenze. “Sono felice e commosso di trovarmi qui a pregare davanti al memoriale dei martiri. Il vostro è un villaggio di pace, armonia, fede e amore”, ha commentato.
“Al nunzio è stata consegnata una lettera da consegnare a papa Francesco in cui si chiede di includere il nome di p. Bernard Digal nella lista dei martiri del XXI secolo che verranno ricordati durante il Giubileo”, ha dichiarato ad AsiaNews p. Mrutyunjaya Digal, sacerdote di Beticola, una parrocchia dove i cristiani non sono più potuti tornare. Il nunzio ha visitato anche Nandagiri, il villaggio dove si sono trasferite le 82 famiglie cacciate da quel villaggio. “Il nunzio ci ha detto che è desiderio del papa essere qui con noi”, ha raccontato ancora p. Mrutyunjaya.
Anche ai ragazzi della scuola superiore Vijay di Raikia, mons. Girelli ha detto: “Oggi sono qui con voi a nome del Santo Padre e siamo qui insieme a pregare e a impegnarci affinché possiamo essere una comunità di pace, armonia e amore. Questo è il messaggio che abbiamo imparato da Gesù e vogliamo mettere in pratica in questo luogo”.
08/04/2017 10:57