Orissa, fondamentalisti attaccano un indù troppo amico dei cristiani
Kandhamal (AsiaNews) — Nuovi episodi di intolleranza a Kandhamal, teatro di ripetute violenze anticristiane da parte dei fondamentalisti indù (23/03/2011 Orissa, un altro cristiano ucciso in Kandhamal ). Questa volta la vittima è un indù, attaccato perché in buone relazioni con i cristiani nel villaggio di Bodimunda. A Bodimunda i fondamentalisti indù stanno attuando un boicottaggio sociale ed economico dei cristiani, che durerà fino a quando non saranno ritirate le denunce presentate dopo le violenze compiute dai radicali nel 2008.
Il 12 aprile Kesab Digal, di 60 anni, del villaggio di Bodimunda, indù ma simpatizzante dei cristiani, che si trovava a Soroda nel distretto di Ganjam in Orissa durante i pogrom di Kandhamal nel 2008, è giunto nel suo villaggio con le figlie e i nipoti per partecipare a una festa locale, il Merujatra. Ma un suo nipote, figlio del fratello, e altri suoi amici, radicali indù, hanno attaccato lui e suo cognato, li hanno accusati di sostenere e aiutare i cristiani e li hanno obbligati a rifugiarsi in casa; poi li hanno chiusi all’interno, impedendo loro di uscire. Hanno sparato petardi e fuochi di artificio contro la casa. Il poliziotto del villaggio ha chiesto rinforzi; una quindicina di agenti sono giunti più tardi, ma non sono stati in grado di far cessare l’assedio della folla di radicali indù.
Kesab Digal e gli altri membri della famiglia sono rimasti chiusi in casa tutta la notte, fino alle 6 del mattino seguente quando sono giunti un magistrato, con altri agenti, e il capo del villaggio, il sarpanch. Kesab e i suoi sono stati accompagnati alla stazione di polizia di Tikabali; e nel frattempo però i fondamentalisti hanno saccheggiato e devastato la casa. Kesab ha sporto denuncia, ed è rientrato a Soroda. Fino ad oggi però nessuno dei responsabili dell’assedio e del saccheggio è stato arrestato.
Il Comitato delle vittime di Bodimunda ha chiesto al sarpanch di organizzare un incontro per discutere dell’assenza di armonia nel villaggio. La riunione si è svolta a Bodimunda il 14 aprile. Il sarpanch ha chiesto che il passato sia dimenticato, e che gli attacchi contro i cristiani cessino. I radicali presenti all’incontro hanno dichiarato che il boicottaggio sociale ed economico dei cristiani continuerà fino a quando le denunce relative ai pogrom del 2008 non saranno ritirate.