Orissa, 200mila fedeli alla festa per i 100 anni del santuario della Madonna di Lourdes
Il santuario è stato fondato l’11 febbraio 1917 per iniziativa della popolazione locale, scampata nel 1866 ad un’epidemia di colera e vaiolo. I primi a portare soccorso furono i missionari di san Francesco di Sales d’Annecy. I fedeli rendono grazie per le guarigioni miracolose.
Berhampur (AsiaNews) – Oltre 200mila fedeli, tra cui molti non cattolici, hanno partecipato ai festeggiamenti per i 100 anni del santuario di Nostra Signora di Lourdes a Dantolingi, in Orissa. Il luogo di culto, uno dei più noti del Paese, è meta di pellegrinaggio per migliaia di persone. È stato eretto nel 1917 da missionari francesi, recatisi nello Stato indiano per dare sollievo alla popolazione colpita da carestie ed epidemie. Protetti dall’intercessione della Vergine, gli abitanti hanno chiesto ai missionari di creare il santuario, per rendere grazie alla Madonna dei miracoli ricevuti. P. Bimal, che ha organizzato l’evento, riferisce ad AsiaNews che “continuano ad avvenire guarigioni miracolose di persone affette da malattie fisiche, mentali e psichiche. La loro fede è molto forte”.
L’11 febbraio le celebrazioni hanno avuto inizio con il “sadri”, una danza tradizionale indiana. In seguito mons. John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar, ha presieduto una messa solenne insieme ad altri cinque vescovi indiani, alla presenza di oltre 200 sacerdoti e 300 suore. “La Madre Maria – ha detto mons. Barwa ai fedeli – è il rifugio per noi peccatori e la causa della nostra gioia. Siamo qui per chiederle di intercedere la grazia di Dio, per ricevere abbondanti benedizioni di Dio attraverso di lei”.
Ai festeggiamenti hanno partecipato anche molte famiglie non cattoliche. È il caso di Pratap Sahu e di sua moglie Priti, entrambi di fede indù. Raccontano che per molti anni hanno atteso l’arrivo di un figlio “e alla fine siamo stati benedetti grazie all’intercessione della Madonna di Lourdes. Per questo veniamo qui tutti gli anni per renderle omaggio in occasione della sua festa”.
Il culto della Vergine di Lourdes risale ai periodi di siccità avvenuti nel 18mo, 19mo e 20mo secolo, che hanno provocato milioni di morti. In particolare nel 1866 lo Stato dell’Orissa è stato colpito da una grave carestia, e la situazione peggiorò con l’arrivo di un’epidemia di colera e vaiolo, che decimò la popolazione. In quella drammatica situazione i primi ad intervenire furono i missionari di san Francesco di Sales d’Annecy, che raccolsero dalle strade persone abbandonate e bambini orfani e li ospitarono nell’orfanotrofio di Surada. Concentrarono a Dantolingi le vittime del colera e del vaiolo, che a poco a poco iniziarono a guarire. Per questo, terminata l’epidemia, tutti gli abitanti del luogo chiesero ai missionari di fondare il santuario: un modo per ringraziare Maria di averli protetti durante la fame e le epidemie.
P. Biro, parroco del santuario, riporta che oggi qui vivono “circa 250 famiglie, che stanno crescendo in modo graduale”. Mons. Aplinar Senapati, vescovo di Rayagada e originario proprio di Dantolingi, afferma con gioia: “Siamo felici che tutte queste famiglie costruiscano legami di amore, affetto e serenità l’un con l’altra”.
Durante l’omelia, mons. Sarat Chandra Nayak, vescovo di Berhampur, ha ricordato gli insegnamenti della Chiesa cattolica contenuti nelle esortazioni apostoliche di papa Francesco Amoris Laetitia ed Evangelii Gaudium. Esse “parlano della primaria missione della Chiesa: evangelizzare il mondo di oggi. Qualsiasi progresso avvenga in famiglia, è un progresso anche nella Chiesa. Il Nuovo Mondo deve iniziare qui sulla terra”. Parlando poi dei legami matrimoniali, cui i vescovi indiani hanno puntato per il 2017, ha sottolineato che “matrimonio significa stare insieme per sempre. Nella vita matrimoniale non c’è posto per l’egoismo. La felicità non è limitata al sapere o alla ricchezza, ma si fonda sull’impegno sincero e sulla fiducia [tra i coniugi]”.
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