29/10/2010, 00.00
LIBANO
Invia ad un amico

Onu: “inaccettabile intimidazione” l’invito di Hezbollah a boicottare il Tribunale Hariri

Dura la replica del segretario delle Nazioni Unite al capo del Partito di Dio che accusa il Tribunale speciale per il Libano: “tutto quello che apprende arriva a Israele”. L’attacco di Nasrallah provocato dalle voci che vorrebbero accusati dell’attentato uomini del suo Partito di Dio. Il timore che la tensione tra sunniti e sciiti possa esplodere in scontri.
Beirut (AsiaNews) – Sono “inaccettabili simili atti di interferenza e intimidazione”: è dura la reazione dell’Onu all’invito lanciato ieri da Hezbollah a “boicottare” il Tribunale speciale per il Libano e cessare “ogni forma di cooperazione” con gli investigatori internazionali.
 
Sale dunque la tensione sul Tribunale speciale internazionale, che indaga sull’assassinio dell’ex primo ministro libanese Rafic Hariri, vittima nel 2005 di un attentato costato la vita ad altre 22 persone, dopo le indiscrezioni secondo le quali ‘inchiesta starebbe per mettere sotto accusa “uomini di Hezbollah”. Il livello di preoccupazione con la quale il Partito di Dio segue la vicenda è evidenziato dal fatto che, a intervenire, è stato in questa occasione, il suo massimo esponente, il suo segretario generale Sayyed Hasan Nasrallah (nella foto).
 
Nasrallah ha parlato per più di mezz’ora (non molto per lo standard dei suoi discorsi) e ha preso spunto dalla visita, avvenuta il giorno prima, di due investigatori del Tribunale a una clinica ginecologica, la Dr. Iman Charara, della parte sud di Beirut, quella a predominanza sciita. I due avrebbero chiesto documenti e cartelle cliniche, suscitando la reazione di medici e donne presenti.
 
Per il capo di Hezbollah si è trattato di una “violazione dell’onore” delle donne, tanto più grave in quanto è difficile capire quale rapporto ci sia tra l’indagine sull’attentato e l’attività della clinica. 
 
La vicenda ha dato spunto a un attacco contro il Tribunale, accusato di passare a Israele tutte le informazioni che raccoglie. Ha aggiunto che gli Stati Uniti stanno facendo pressioni sul procuratore del Tribunale, Daniel Bellemare, perché acceleri la denuncia dei responsabili, prevista per dicembre. “Basta con le violazioni”, ha proseguito, ammonendo che ogni collaborazione con la Corte sarà “un attacco alla Resistenza”.
 
Il livello dell’attacco ha provocato la reazione del portavoce di Ban Ki-moon, Martin Nesirky, il quale ha ribadito che il Tribunale è un organismo indipendente, creato su richiesta del governo libanese e con il mandato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ed è “un importante strumento per scoprire la verità e mettere fine all’impunità”. Nesirky ha chiesto a tutte le parti di non interferire con il lavoro della Corte.
 
Un portavoce del tribunale dell’Onu, ha aggiunto che l’invito al boicottaggio “è un deliberato tentativo di ostacolare la giustizia”.
 
La vicenda è ben più grave della polemica sul Tribunale, in quanto da più parti si paventa il timore che un’accusa a “uomini di Hezbollah” di essere coinvolti nell’assassinio di Hariri possa provocare scontri tra sunniti e sciiti, se non un ritorno alla guerra civile. E in più, con Hezbollah che è meglio armato dell’esercito e quest’ultimo considerato non del tutto affidabile, visto che ha nelle sue fila sia sunniti che sciiti. Il tutto potrebbe far saltare il tentativo di Siria e Arabia Saudita di trovare un accordo per abbassare la tensione in Libano. Con sullo sfondo i crescenti contrasti tra palestinesi e israeliani. (PD)
 
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Timori crescenti a Beirut per l’approssimarsi delle accuse del TSL contro Hezbollah
28/12/2010
Joumblatt con gli Hezbollah: un “colpo di Stato bianco”
22/01/2011
Malgrado gli attacchi, il patriarca Sfeir rinnova il suo appoggio al Tribunale internazionale
16/11/2010
Tensione per l’annuncio che uomini di Hezbollah potrebbero essere accusati dell’omicidio Hariri
23/07/2010
Processo Hariri: tribunale speciale Onu condanna in appello il duo di Hezbollah
11/03/2022 10:33


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”