Online Safety Bill: il Parlamento dello Sri Lanka approva la legge contestata
I parlamentari dell’opposizione, i gruppi per i diritti umani e le associazioni dei giornalisti affermano che la norma, approvata in sole 24 ore dal parlamento, rischia di soffocare ogni tipo di dibattito libero prima delle prossime elezioni presidenziali e parlamentari che si terranno entro la fine del 2024.
Colombo (AsiaNews) – Il Parlamento dello Sri Lanka ha approvato la proposta di legge che regolamenta i contenuti online, suscitando critiche da parte di gruppi per i diritti umani e politici dell’opposizione secondo cui il governo sta cercando di reprimere il dissenso e soffocare la libertà di parola in vista delle elezioni parlamentari e presidenziali che si dovrebbe tenere entro quest’anno. Il provvedimento è stato approvato mercoledì con 108 voti favorevoli e 62 contrari.
Secondo la nuova norma sulla sicurezza online, i creatori di contenuti ma soprattutto i cittadini che pubblicheranno materiale ritenuto “illegale” da una commissione composta da cinque membri saranno puniti con pene detentive. Questa legge inoltre ritiene aziende come Google, Facebook e X (ex Twitter) direttamente responsabili dei contenuti pubblicati sulle loro piattaforme.
Il governo del presidente Ranil Wickremesinghe ha affermato che la legge, presentata al parlamento appena un giorno prima del voto di mercoledì, mira a combattere i crimini informatici, tra cui l’abuso di minori, il furto di dati e le frodi online. L’anno scorso il Paese ha registrato 8.000 crimini informatici, ha affermato il ministro della pubblica sicurezza Tiran Alles, che ha negato che la legislazione possa avere un impatto sulla libertà di parola.
Human Rights Watch dal canto suo ha criticato il disegno di legge, avvertendo che i membri della neonata Commissione per la sicurezza online avrebbero poteri arbitrari per “decidere quale discorso online è ‘falso’ o ‘dannoso’, rimuovere contenuti, limitare e vietare l’accesso a Internet e perseguire individui e organizzazioni”. I reati previsti dal disegno di legge comportano multe molto alte e pene detentive fino a cinque anni, ha aggiunto il gruppo internazionale per i diritti. Il deputato Harsha de Silva ha detto al parlamento che la legislazione è “una minaccia per la nostra democrazia”. De Silva, deputato del principale partito di opposizione - Samagi Jana Balawegaya -, ha dichiarato: “Questa legge avrà un grave impatto negativo sulla digitalizzazione e sulla diffusione dei prodotti elettronici in Sri Lanka, proprio in un momento in cui dovremmo fornire lavoro ai nostri giovani e aiutare la nostra economia, che ha un disperato bisogno di crescita”.
L’Asian Internet Coalition (AIC), di cui fanno parte anche Apple, Amazon, Google e Yahoo, ha avvertito che il disegno di legge è un “sistema draconiano per soffocare il dissenso” e che “potrebbe minare la potenziale crescita dell’economia digitale dello Sri Lanka. Sosteniamo inequivocabilmente - aggiungono i colossi del tech mondiale - la nostra posizione secondo cui la legge sulla sicurezza online, nella sua forma attuale, è impraticabile e minerebbe la crescita potenziale e gli investimenti diretti esteri nell'economia digitale del Paese”.
Anche le Nazioni Unite hanno condannato “l’uso improprio delle misure di emergenza” da parte del presidente, affermando che interferiscono “con il legittimo esercizio dei diritti alla libertà di riunione pacifica e di espressione”.
Sul tema si è espresso anche il segretario dell'associazione dei giornalisti professionisti dello Sri Lanka, Kalum Shivantha: “Il disegno di legge avrà un grave impatto sul modo in cui svolgiamo il lavoro. I giornalisti potrebbero ricorrere all'autocensura e persino i nostri siti di notizie potrebbero essere chiusi", ha affermato.
Nonostante le preoccupazioni dell’opposizione, il governo ha annunciato che avrebbe proceduto con la proposta di legge poiché il procuratore generale aveva approvato gli emendamenti.
Foto © Reuters, manifestanti fuori dal parlamento di Colombo