Oms: "Strategie comuni per fermare l'influenza aviaria"
Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) L' evoluzione del virus H5N1 vettore dell'influenza aviaria - " farebbe sembrare la Sars una malattia da poco". Lo ha dichiarato Peter Cordingley, responsabile asiatico dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel suo discorso di apertura del convegno pan-asiatico organizzato dai membri dell'Oms e di altre organizzazioni nazionali. Lo scopo del meeting è quello di "fare il punto della situazione" e trovare strategie comuni per evitare l'infezione e la mutazione del virus.
L'attenzione, secondo gli esperti, va concentrata sui piccoli allevamenti a conduzione familiare, dove convivono specie animali diverse e dove è più probabile la mutazione del virus e il suo passaggio da una specie all'altra. Speciale attenzione va riservata anche ai mercati pubblici, dove gli animali vengono tenuti in condizioni molto precarie, soprattutto dal punto di vista sanitario.
"Nel caso esplodesse un'epidemia massiccia con vittime umane ha detto Cordingley - le conseguenze economiche sarebbero gravissime. I mercati interni si fermerebbero e andrebbe in crisi anche l'industria turistica di quei Paesi".
Secondo i dati dell'Oms, ad oggi sono 54 le vittime accertate dell'influenza aviaria durante i 2 picchi della malattia che ha colpito dal 2003 circa un centinaio di persone in Cina e nel Sud-Est asiatico. La malattia ha colpito dalla sua comparsa oltre 100 milioni di volatili ed ha una mortalità pari al 100% nel pollame. Il contagio è letale anche per gli uomini, con una mortalità pari al 54 % nei casi accertati.