Oms: Solo lievi malattie per l’80% degli infetti da coronavirus
In appena il 14% dei contagi si sviluppano gravi patologie come la polmonite. Gli ultimi dati delle autorità cinesi parlano di 72.528 contagi e 1.870 morti totali. Il numero di nuovi decessi in Cina è diminuito per il terzo giorno consecutivo; i contagi al di fuori dell’Hubei diminuiti per il 14mo giorno consecutivo. Pechino pubblica la ricerca più ampia sul Covid-19.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il nuovo coronavirus Covid-19 provoca solo lievi malattie per l'80% dei pazienti infetti, che poi riescono a guarire. Lo ha dichiarato ieri Tedros Adhanom Ghebreyesus (foto), direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), aggiungendo che solo nel 14% dei contagi si sviluppano gravi malattie come la polmonite. “Circa il 5% dei casi è considerato critico con possibile compromissione multiorgano, shock settico, insufficienza respiratoria e, in alcuni casi, morte”, ha affermato. Sono infine “relativamente pochi” gli episodi di infezioni tra i bambini, ma sono necessarie ulteriori ricerche per capire il perché.
Ieri sera, la massima autorità sanitaria cinese riportava 72.528 casi di contagio da Covid-19. Il bilancio totale delle vittime in Cina ha raggiunto quota 1.870: il dato è aumentato di 98 persone in un giorno; 93 di queste sono morte nella provincia di Hubei, epicentro dell'epidemia. Il numero di nuovi decessi in Cina è diminuito per il terzo giorno consecutivo. La Commissione sanitaria nazionale ha segnalato oltre 1.890 nuovi casi di infezione, 1.807 nell’Hubei. I nuovi casi al di fuori della provincia sono diminuiti per il 14mo giorno consecutivo.
Tra i 58.016 malati sulla terraferma cinese, circa il 20% (11.741 persone) sono in condizioni critiche. Un totale di 12.552 pazienti è guarito ed è stato dimesso dalle strutture mediche. Hong Kong ha confermato 60 nuovi contagi, un decesso e due recuperi; Macao 10 infezioni e cinque guarigioni. Taiwan ulteriori 22 casi, con una morte e due recuperi. Nel resto del mondo, si registrano 804 episodi di Covid-19 e tre vittime in 25 Paesi.
Le autorità sanitarie cinesi hanno pubblicato ieri uno studio su oltre 70mila casi confermati o sospetti di coronavirus. Il documento suggerisce che l'epidemia è in declino dalla scorsa settimana, ma gli autori avvertono che le infezioni potrebbero aumentare con il ritorno al lavoro dei cittadini, che hanno goduto di prolungate vacanze di Capodanno. L'articolo, pubblicato in un volume settimanale dal China Center for Disease Control and Prevention (Ccdc), include tutti i casi registrati obbligatoriamente nel sistema informativo cinese sulle malattie infettive fino all'11 febbraio. Questo lo rende la ricerca più ampia sul Covid-19.
Poco dopo la pubblicazione del documento, il direttore generale dell'Oms ha invitato il pubblico alla calma, nonostante le notizie positive contenute in esso. “Questa tendenza dev’essere interpretata con molta cautela. Le tendenze possono cambiare man mano che nuove popolazioni ne risentono”, ha detto Tedros. “È troppo presto per dire se questo calo segnalato continuerà. Ogni scenario è ancora sul tavolo”.
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