Oltre la guerra, Damasco torna a commerciare con Riyadh
Il blocco era in vigore da un decennio, con l’inizio del conflitto e l’isolamento siriano dal mondo arabo. Approvato l’ingresso di zucchero e prodotti petrolchimici. Si intensificano le voci di una ripresa delle relazioni diplomatiche, ma finora non vi sono conferme ufficiali. Al momento resta centrale l’aspetto economico contro le sanzioni occidentali.
Damasco (AsiaNews) - Dopo oltre 10 anni di sospensione a causa della guerra e di alleanze contrapposte, il governo siriano ha deciso di riaprire alle importazioni di beni e prodotti provenienti dall’Arabia Saudita. Una conferma ulteriore, spiegano gli esperti, di una progressiva distensione fra Damasco e Riyadh - a lungo vicina a ribelli e gruppi anti-Assad durante gli anni più sanguinosi del conflitto - e di ulteriori passi “riconciliatori” fra le due nazioni arabe.
Secondo quanto riferisce il quotidiano di informazione Arabi 21, i vertici governativi a partire dal ministero degli Esteri hanno concesso il via libera all’ingresso di materiali fabbricati in Arabia Saudita, in particolare lo zucchero e i prodotti petrolchimici. Il giornale cita un documento pubblicato fra i documenti ufficiali di Damasco, che mostra l’approvazione governativa sull’importazione di circa 10mila tonnellate di zucchero proveniente dal regno wahhabita.
Nell’ultimo periodo si sono moltiplicate le voci di un possibile riavvicinamento con Riyadh e la ripresa di relazioni diplomatiche fra Siria e Arabia Saudita, dopo un decennio di guerre e violenze che hanno causato quasi mezzo milione di morti e milioni di sfollati. Un conflitto che ha spinto all’isolamento il governo siriano nel mondo arabo e solo nell’ultima fase sembra essere superato.
Tuttavia, secondo alcuni analisti il via libera ai prodotti ha ragioni esclusivamente commerciali anche e soprattutto per sopperire alle sanzioni occidentali e non vi sono ulteriori implicazioni politiche. “Nonostante la capacità dei commercianti siriani di trovare fonti alternative di materiali che possono essere importati dall’Arabia Saudita, l’obiettivo della decisione - afferma l’economista Iyad al-Jaafari - è spingere Riyadh a ridurre le restrizioni sui camion carichi di merci siriane, che vengono trasportati nelle nazioni del Golfo”.
Al-Jaafari ha poi aggiunto che la decisione “punta ad ammorbidire” la posizione dei sauditi sul mantenimento delle sue restrizioni sulle importazioni siriane nel regno, imposte in passato come risposta all’enorme flusso di stupefacenti - in particolare il captagon - dalla Siria. Per quanto riguarda la prospettiva di ripristinare in toto i legami con Assad, anche da un punto di vista diplomatico, il governo saudita non esclude a priori la possibilità come ha sottolineato lo stesso ministro degli Esteri Faisal bin Farhan a Bloomberg. Ciononostante, per il momento Riyadh mantiene ancora sul piano ufficiale una posizione di contrarietà al pieno ripristino dei legami e nei mesi scorsi ha bloccato il rientro di Damasco nella Lega araba.
15/02/2016 11:20