Olp: stop alle violenze anti-israeliane perché "danneggiano i palestinesi"
Ramallah (AsiaNews/Agenzie) Fermare le violenze contro Israele perché "danno una scusa" alle azioni militari israeliane contro i palestinesi. È quanto chiesto dal comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) alle frange più estremistiche palestinesi in una dichiarazione rilasciata questa notte.
L'appello dell'Olp arriva dopo l'attacco suicida di giovedì scorso al valico di Karni che è costato la vita a 6 civili israeliani ed alla decisione del governo Sharon di chiudere le frontiere e tagliare ogni contatto con l'Autorità palestinese, oltre ad autorizzare l'esercito ad "operare" per fermare gli attacchi.
La dichiarazione dell'Olp chiede ai militanti di "fermare ogni azione militare che potrebbe danneggiare i nostri obiettivi nazionali e dare agli israeliani una scusa per impedire la stabilità palestinese".
Nei giorni scorsi, intanto, il sociologo pakistano Riaz Hassan ha comunicato in una conferenza a Islamabad i risultati delle sue ricerche sugli attentatori suicidi: egli ha dichiarato che il 66% dei kamikaze palestinesi sono "diplomati o laureati", smentendo la tesi dell'ignoranza come movente dell'azione suicida. Hassan ha inoltre affermato che gli attentati suicidi sono cresciuti negli ultimi tempi: "Negli anni Ottanta ci sono stati 31 casi; solo nel 2003 se ne sono verificati 98", la stragrande maggioranza dei casi in Palestina e in Iraq. La scelta di questa modalità di violenza terroristica, secondo lo studioso, è data dall'alto coefficiente di risultato delle azioni suicide: se gli attacchi kamikaze rappresentano solo il 3% degli atti terroristici, essi causano il 48% delle vittime. (LF)