Nur-Sultan: gli affari della famiglia Tokaev
Il presidente kazako si presenta come moralizzatore della società kazaka, ma i suoi familiari occupano posti chiave nei settori pubblico e privato. Tokaev accusato di possedere ville principesche. Il governo bolla le accuse come “fake news”. Le pressioni della stampa.
Mosca (AsiaNews) – Dopo aver “ripulito” il Kazakistan dal dominio dell’onnipresente famiglia dell’ex presidente Nursultan Nazarbaev, il suo successore Kasym-Žomart Tokaev si presenta come il vero riformatore e moralizzatore della società kazaka. Ultimamente però diverse fonti d’informazione stanno indagando sulle ramificazioni della sua famiglia, che pur in ruoli meno visibili ha partecipato per anni alla spartizione della torta.
Tokaev è stato per anni un fedele servitore di Nazarbaev, fino a diventare capo del Senato e infine presidente nel 2019. Ancora all’inizio di quest’anno veniva considerato però un “semipresidente”, avendo lasciato moltissime facoltà decisionali al “presidente eterno”. Ora invece è riconosciuto nella “pienezza dei poteri”, e inevitabilmente anche i suoi familiari sono messi nel mirino della cronaca, in quanto la lotta alla corruzione prevede anche una “de-familiarizzazione” del Paese, contro le tradizioni centrasiatiche che solitamente esaltano la partecipazione nepotista alla gestione della cosa pubblica.
Nello stile del dissidente russo Alexei Naval’nyj, Azattyk ha pubblicato foto da droni che riprendono lussuosi edifici nella zona residenziale dei potenti di Almaly, quartiere vip di Almaty. La grande ex capitale è il vero centro della vita del Kazakistan. Allo stesso Tokaev viene attribuito un villone di oltre 1.500 metri quadri con enormi vetrate a semicerchio, disposto su 30 ettari di terreno. Accanto a esso vi è una ex abitazione di Nazarbaev, oggi restituita alla Direzione per l’amministrazione edilizia: è usata come residenza “per ospiti” che la raggiungono atterrando su di una delle due piazzole per elicotteri.
La famiglia Tokaev controlla anche un altro “palazzo di ospitalità” del ministero degli Esteri, un monumento storico costruito 115 anni fa dai commercianti di tabacco. Dal 2000 tutti i dicasteri sono stati trasferiti ad Astana (oggi Nur-Sultan), e l’edificio è finito sotto il controllo della sorella minore del presidente, Karlyga Izbastina Tokaeva, che l’ha rilevato per una somma poco più che simbolica, proprio mentre il fratello era a capo della diplomazia.
Un partner strettissimo di Tokaev è il capo della sua amministrazione presidenziale, Murat Nurtleu, che lo affianca in politica come negli affari fin dagli anni ‘90. Il figlio 38enne Timur Tokaev amministra con il fratello minore Šalkar Nurtleu la compagnia “Fortius”, attiva in molti rami del commercio. Insieme nel 2017 hanno fondato anche la Compagnia unitaria di servizi energetici, che ha privatizzato le forniture di tutta la parte orientale del Paese con una complessa operazione finanziaria, le cui operazioni sono ancora tutte da chiarire.
A luglio del 2019 Tokaev ha nominato ambasciatore a Sofia Temirtau Izbastin, marito di sua sorella Karlyga. I figli della coppia sono già molti inseriti in alti livelli dell’amministrazione. La figlia maggiore 43enne, Dana Medeudova, controlla tutti gli affari del Kazakistan in Bulgaria, con tre diverse compagnie nella capitale, tutte registrate allo stesso indirizzo. Dana possiede con il fratello Beket Izbastin anche un paio di compagnie nella Repubblica Ceca.
Un altro nipote del presidente, Kaniš Izbastin, partecipa in ruoli dirigenziali agli affari di varie società ed è molto legato a un altro personaggio molto chiacchierato, suo cognato Korpeš Karbuzov, ex vicedirettore dell’Ufficio dei controlli doganali, da cui si è dimesso nel 2011 dopo la scoperta di un vasto giro di contrabbando dalla Cina. Ora Karbuzov si gode il sole di Miami in Florida, in una villa molto frequentata da tutti i familiari. Al giro di affari partecipano anche gli altri nipoti, il 37enne Beket e il 39enne Mukhamed Izbastin, che di recente hanno versato forti somme alla nuova Fondazione anti-corruzione istituita dallo zio presidente.
I membri della famiglia Tokaev, naturalmente, hanno molti conti aperti in Svizzera, e le inchieste risalgono al 1998, quando la moglie di Kasym-Žomart, Nadežda, ha versato in una banca di Zurigo il suo primo milione di dollari. In seguito alcuni di questi conti sono stati chiusi, e i Tokaev hanno aperto diverse compagnie off-shore nelle Isole Vergini britanniche.
L’amministrazione presidenziale rigetta tutte le accuse, bollandole come “fake news”, ma i giornalisti insistono con richieste ufficiali al governo e all’ambasciata di Bulgaria, nella speranza di ispirare un vero rinnovamento della politica e della società del Kazakistan.
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