18/05/2022, 12.09
HONG KONG-CINA
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Nuovo rinvio a giudizio per Jimmy Lai: rischia ergastolo

Si dovrà difendere davanti l’Alta corte contro l’accusa di minaccia alla sicurezza nazionale e sedizione. Stesse imputazioni per sei tra amministratori ed editori del suo giornale Apple Daily, chiuso lo scorso anno. Non confermata la notizia sul card. Zen a processo il 24 maggio.

Hong Kong (AsiaNews) – Il magnate cattolico pro-democrazia Jimmy Lai sarà processato per minaccia alla sicurezza nazionale e sedizione dall’Alta corte, dove rischia l’ergastolo. Il giudice della Tribunale di primo grado di Kowloon ha preso la decisione dopo aver sentito ieri il fondatore di Apple Daily, quotidiano indipendente chiuso lo scorso anno dopo essere finito sotto indagine della magistratura, e sei tra amministratori ed editori della testata e della sua holding Next Digital.

Sul 74enne Lai pendono quattro accuse: due di aver cospirato per colludere con altri Paesi o “elementi esterni”; una di collusione con forze straniere; l’ultima di aver complottato per stampare, pubblicare, vendere, distribuire e riprodurre pubblicazioni “sediziose”. Gli altri indagati aspettano la sentenza per cospirazione e per la produzione di contenuti sediziosi.

Se per la violazione della draconiana legge sulla sicurezza nazionale, imposta da Pechino nell’estate 2020 per soffocare il campo democratico, è previsto il carcere a vita, per il reato di sedizione la pena massima è di due anni.

Lai è in prigione dal dicembre 2020. Sconta una condanna per aver partecipato a manifestazioni non autorizzate ed è sotto processo per frode, accusato di aver usato in modo illecito gli uffici di Apple Daily, ospitati in un edificio pubblico preso in affitto.

Intanto fonti locali di AsiaNews non confermano a oggi la notizia data dal Guardian secondo cui il card. Joseph Zen Ze-kiun comparirà davanti a un giudice il 24 maggio, festa di Maria Ausiliatrice e di Nostra Madre di Sheshan, e Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina. La sera del 24, per l’occasione, il porporato ha annunciato su Twitter che celebrerà una Messa.

L’11 maggio la polizia aveva arrestato il vescovo emerito di Hong Kong per rilasciarlo dopo alcune ore.  Su di lui e altri tre noti esponenti del fronte democratico cittadino rimane in piedi un procedimento sulla gestione del defunto Fondo 612, che fino all’ottobre scorso ha assistito migliaia di manifestanti pro-democrazia coinvolti nelle proteste del 2019. Il card. Zen era uno degli amministratori fiduciari dell’organizzazione benefica, che le Forze dell’ordine accusano di “collusione” con forze straniere.

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