Nuove iniziative della Pontificia Commissione per la protezione dei minori
Prosegue nel programma di apprendimento, ascolto, assistenza e protezione delle persone più vulnerabili il lavoro della Pontificia Commissione per la protezione dei minori che ha tenuto la sua decima assemblea plenaria ordinaria, svoltasi a Roma dal 4 al 7 aprile.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Prosegue nel programma di apprendimento, ascolto, assistenza e protezione delle persone più vulnerabili il lavoro della Pontificia Commissione per la protezione dei minori che ha tenuto la sua decima assemblea plenaria ordinaria, svoltasi a Roma dal 4 al 7 aprile.
In un suo comunicato, la Commissione riferisce che nell’ambito dell’impegno per ascoltare direttamente dalla voce delle vittime la realtà dell’abuso, è stata ascoltata la testimonianza di una madre dell'Africa sub-sahariana, vittima di abusi sessuali da bambina. La testimonianza, della quale la Commissione si dice grata, è stata utile per comprendere i complessi problemi che vittime/sopravvissuti agli abusi sessuali del clero affrontano nel loro specifico contesto culturale.
In apertura dell'Assemblea, il presidente della Commissione, card. Séan Patrick O'Malley, O.F.M. Cap. ha portato il saluto di papa Francesco e il suo apprezzamento per l'assistenza offerta con la proposta dell'Incontro di febbraio con i presidenti delle conferenze episcopali sulla protezione dei minori e sulle linee guida e le norme di salvaguardia pubblicate di recente per lo Stato della Città del Vaticano, il Vicariato per la Città del Vaticano e la Curia romana.
Il feedback dell’incontro di febbraio indica che la comprensione del ruolo critico della salvaguardia dagli abusi sta maturando nella vita e nella missione della Chiesa. Indica anche che resta ancora molto da fare.
Alla luce di questo e del suo specifico mandato di consigliare il Papa e attraverso di lui aiutare i responsabili delle Chiese locali, la Commissione sta portando avanti un gran numero di progetti, tra cui:
- Attraverso il suo gruppo Lavorare con i Sopravvissuti, l'istituzione di un Virtual Survivor’s Advisory Panel (SAP). Questo metodo di ascolto e apprendimento dai sopravvissuti in uno spazio sicuro e culturalmente familiare, si aggiunge ai SAP locali già stabiliti e a vari stadi di sviluppo all'interno della Chiesa locale in Brasile, Zambia e Filippine.
- Una giornata di studio interna con esperti internazionali sulla comprensione del reato sessuale e le sue implicazioni per prevenire futuri abusi. Questa comprensione è un fattore chiave nel fornire preventivamente ambienti sicuri per i minori.
- Un progetto sostanziale sulla creazione di uno strumento di audit. Ciò include la raccolta di materiali sulla salvaguardia delle linee guida e l'analisi di modelli per il monitoraggio del livello di attuazione della tutela, con l'obiettivo di creare risorse per assistere le Chiese locali nella creazione, implementazione e revisione dei programmi di salvaguardia.
- Ricerca per valutare lo stato di attuazione della tutela dell'educazione e della formazione nelle scuole cattoliche, a partire da progetti pilota in Sud Africa, Colombia, India, Filippine e Tonga.
Sono anche in programma un seminario accademico internazionale su questioni relative a "Riservatezza e trasparenza", con particolare attenzione alle procedure penali canoniche, previste per dicembre 2019 e un "Simposio latino-americano sugli ambienti protettivi nelle Chiese e nelle società civili", coadiuvato dal PCPM e dall'arcidiocesi di Bogotá. E prevista la partecipazione della Confederazione dell'America Latina e dei Caraibi dei religiosi e delle religiose (CLAR), del Consiglio episcopale latino-americano (CELAM), di scuole cattoliche, enti governativi, ONG internazionali e
locali, media internazionali e Chiese di altre confessioni.
I gruppi di lavoro della Commissione hanno anche continuato il loro dialogo con le Congregazioni e i dicasteri della Curia romana, che hanno particolari responsabilità nel settore.