Nuova repressione contro i Montagnards
Ho Chi Minh City (AsiaNews/Agenzie) Vigilia di Pasqua nel segno della violenza e della repressione per gli abitanti dell'altopiano centrale del Vietnam, i Montagnard. Il pacifico raduno di preghiera organizzato a Buon Ma Thuot, capitale della provincia del Daklak, contro la repressione religiosa del governo e la continua confisca delle loro terre, è stato brutalmente interrotto sabato notte dalle autorità comuniste locali: diverse centinaia le persone sono state ferite e arrestate. Rappresentanti di Human Rights Watch (HRW) affermano che molti dei partecipanti cercano di nascondersi nelle foreste o di trovare asilo nella vicina Cambogia.
Che sia in corso una specie di "caccia all'uomo", lo dimostrerebbe il fatto che l'area è stata chiusa a tutti gli stranieri, i voli aerei cancellati, le strade principali bloccate. Durante il weekend, una delegazione americana che voleva "vigilare" sull'andamento del raduno, è stata costretta a forza dalla polizia a riparare nella vicina provincia di Binh Phuoc.
Gran parte degli indigeni Montagnard sono cristiani protestanti. Da anni essi subiscono esproprio di terre e persecuzione religiosa.
Il governo li reprime e non riconosce i loro diritti soprattutto perché li vede come nemici dello stato. Durante la guerra del Vietnam i Montagnard, nel tentativo di creare uno stato autonomo, si schierarono al fianco degli Stati Uniti.
Non è la prima volta che i tribali protestanti organizzano manifestazioni. Nel febbraio e marzo 2001, sempre nella provincia di Daklak vi furono proteste simili, stroncate dalla repressione governativa. Alcuni dimostranti furono uccisi; centinaia vennero arrestati e poi condannati a pene da 3 ai 10 anni di prigione. Secondo HRW, in seguito alle manifestazioni del 2001 vi sono ancora 100 persone in carcere.
Nessuna traccia sulla stampa vietnamita di quanto accaduto a Buon Ma Thuot. Secondo il governo, la manifestazione di sabato notte è stata organizzata da "agenti provocatori stranieri".
Nell'ultimo mese circa 40 vietnamiti Montagnard sono fuggiti in Cambogia, nella capitale Phnom Penh, dove esiste un rifugio per loro sotto la protezione delle Nazioni Unite.
08/03/2024 12:07