21/05/2018, 08.55
IRAN - UE
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Nucleare iraniano, Teheran: sforzo politico Ue è ‘insufficiente’

Secondo Zarif gli impegni messi in campo sinora da Bruxelles non bastano a salvare l’accordo. Il sostegno politico è insufficiente, bisogna tutelare le relazioni commerciali. Le “aspettative” di Teheran verso l’Ue "sono aumentate”. Commissario Ue: il Jcpoa “funziona”, non va rinegoziato.

 

Teheran (AsiaNews/Agenzie) - Gli sforzi messi in campo dalla diplomazia dell’Unione europea (Ue) per salvare l’accordo sul programma nucleare iraniano, dopo la recente uscita degli Stati Uniti, sono “insufficienti”. È quanto ha sottolineato ieri il ministro iraniano degli Esteri Mohammad Javad Zarif, impegnato da giorni in un tour diplomatico mondiale per salvare il Jcpoa dopo la ritirata della Casa Bianca, che ha annunciato al contempo nuove sanzioni contro Teheran. “Con il ritiro dell’America - ha sottolineato Zarif in un incontro con Miguel Arias Canete, responsabile Ue per l’Energia - le aspettative [dell’Iran] nei confronti dell’Unione europea rispetto al mantenimento dei benefici sono aumentate e, nel contesto attuale, il sostegno politico europeo non è sufficiente”. L’annuncio di una “eventuale ritirata” delle grandi imprese europee che collaborano con l’Iran “non è in linea con l’impegno dell’Unione europea a continuarne l’implementazione”.

In riposta, il commissario Ue Canete ha confermato l’impegno di Bruxelles “a preservare questo accordo”, per non doverne “negoziare uno nuovo”. Il nostro messaggio, ha aggiunto, è “molto chiaro: si tratta di un accordo nucleare che funziona”. Tanto che l’Ue ha deciso di rispolverare una norma pro-Cuba per proteggere le imprese dell’Unione dalla “applicazione extraterritoriale” delle nuove sanzioni imposte dalla Casa Bianca.

La scorsa settimana i vertici dell’Europa hanno messo in moto i massimi livelli della diplomazia per mantenere in vita il Jcpoa e i commerci con Teheran, in risposta alla decisione del presidente Usa Donald Trump di cancellare l’accordo sul nucleare e introdurre nuove sanzioni. Nei giorni scorsi il ministro iraniano degli Esteri Mohammad Javad Zarif si è recato a Bruxelles, ultima tappa di un viaggio che ha toccato Russia e Cina.

 

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