04/01/2013, 00.00
INDIA
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Non solo stupri: l’India non dimentichi le vittime di tutte le violenze

di Santosh Digal
John Dayal, segretario generale dell’All India Christian Council (Aicc), ricorda le violenze di massa del Paese; la mancata giustizia; gli stupri quotidiani. In Assam, donne schiaffeggiano un parlamentare accusato di violenza. Primo segnale positivo dopo i fatti di New Delhi: campagne di sensibilizzazione di genere in 10mila scuole.

Bhubaneshwar (AsiaNews) - Una "propensione a dimenticare": John Dayal, segretario generale dell'All India Christians Council (Aicc), chiama così una tendenza della società indiana, fatta di omertà, mancate denunce e "disprezzo della persona umana". Lo stupro di New Delhi sembra aver alzato un velo su questa mentalità, con la società civile unita nel chiedere a gran voce un cambiamento: basta corruzione, più sicurezza nelle strade, giustizia certa per chi è colpevole di un crimine. Proprio oggi, i principali notiziari nazionali hanno diffuso un video registrato in un villaggio dell'Assam: un gruppo di donne strappa i vestiti e schiaffeggia Bikram Singh Brahma, parlamentare locale del Congress, accusato di stupro.

Eppure, nota Dayal, oltre agli episodi quotidiani di stupro che avvengono in tutto il Paese, il governo "dimentica le vittime delle passate violenze di massa": il massacro dei sikh a Delhi (1984); i disordini tra indù e musulmani di Mumbai (1992-1993); le stragi del Gujarat (2002); i pogrom anticristiani dell'Orissa (2008).

Nel 2012, il solo distretto di Kandhamal (Orissa) ha registrato 33 casi di violenza sessuale, 19 dei quali contro adolescenti. Un fenomeno cresciuto negli anni: nel 2009 le vittime erano 24; nel 2010 erano 27. Proprio di recente, tre giovanissime cristiane dalit - di 14, 13 e 5 anni - hanno subito uno stupro. "Due di loro - racconta ad AsiaNews p. Ajaya Kumar Singh, direttore dell'Orissa Forum for Social Action di Bhubaneshwar - sono vittime di violenze di gruppo. Una è morta per strangolamento, l'altra è riuscita a sopravvivere". Tuttavia, sul loro caso non è mai stata aperta alcuna inchiesta.

"Il problema - sottolinea John Dayal - è che la polizia impiega giorni per registrare una denuncia per stupro [quando viene fatta, ndr]. Le indagini vengono condotte con trascuratezza, e il magistrato si rifiuta persino di ascoltare la versione della vittima". "La Chiesa e la comunità - conclude - devono agire. Questa situazione ci riguarda tutti".

Proprio oggi, il governo centrale ha annunciato di voler lanciare campagne di sensibilizzazione di genere in oltre 10mila scuole medie del Paese. Il Central Board of Secondary Education (Cbse) sta preparando moduli rivolti a insegnanti e studenti, per combattere gli stereotipi contro le donne sin dalla giovane età.

 

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