No all'uso del preservativo come deterrente per le nascite
Il governo filippino non appoggia l'uso di contraccettivi come misura per ridurre la crescita della popolazione.
Manila (AsiaNews/Agenzie) Rappresentanti del ministero della Sanità hanno dichiarato ieri che il governo non appoggerà l'uso del profilattico per prevenire la crescita galoppante della popolazione. Le Filippine hanno 84 milioni di abitanti e un tasso di crescita della popolazione del 2,3 %, uno dei più alti al mondo. Il presidente Gloria Macapagal-Arroyo ha dichiarato l'anno scorso che era sua intenzione ridurre il tasso all'1,9 %, ma non ha spiegato con quali provvedimenti.
Gruppi economici e lobby aziendali hanno più volte avanzato la teoria che una crescita così alta della popolazione accresce la povertà già diffusa nel Paese ma il presidente, fervente cattolica, non ha mai accettato di incentivare l'uso di contraccettivi. Il governo promuove infatti una politica di "naturale sviluppo familiare",
La Chiesa cattolica ha ribadito più volte la sua posizione "a difesa della vita" e ha sottolineato che le cause della povertà "sono da ricercare nel malgoverno, nella corruzione e nella cattiva gestione dell'economia nazionale".
Il ministro della Sanità, Manuel Dayrit, ha però specificato che il programma sul controllo della crescita demografica è diverso da quello di prevenzione dell'Aids. In tal caso, secondo Dayrit, il preservativo aiuta a non contrarre la malattia. Secono la Chiesa cattolica il modo migliore per prevenire l'Aids è la castità e la fedeltà coniugale. Il governo preferisce però che la distribuzione di condoms avvenga da parte di gruppi non governativi. Attualmente sono più di 2 mila le persone affette dall'AIDS nelle Filippine, ma gli esperti avvertono che in un futuro prossimo il numero aumenterà rapidamente.