New Delhi guarda al Myanmar, per contrastare l’egemonia di Pechino
Yangon (AsiaNews/Agenzie) - Rafforzare gli scambi economici e commerciali, migliorare la collaborazione in ambito culturale e scientifico, sviluppare le vie di comunicazioni - terra e cielo - fra i due Paesi. Sono queste le linee guida al centro dei colloqui fra la leadership birmana e indiana, in occasione della tre giorni di visita ufficiale del premier Manmohan Singh - la prima in 25 anni di un alto funzionario di Delhi - in Myanmar, che ha preso il via ieri. Il Primo Ministro ha incontrato il presidente birmano Thein Sein, per discutere dei progetti di sviluppo che l'India ha avviato in Myanmar attraverso prestiti e concessioni, per un totale di 1,2 miliardi di dollari; a questi, secondo le intenzioni dei due leader, dovrebbero aggiungersi ulteriori finanziamenti all'interno di un Piano di intesa di un valore pari a 500 milioni di dollari. La somma sarà destinata a progetti futuri che andranno a beneficio della popolazione civile birmana.
Crediti e incentivi economici serviranno innanzitutto per promuovere infrastrutture e macchinari nei settori agricolo e idrico, assieme al trasporto ferroviario e alla produzione di energia elettrica. Thein Sein e Manmohan Singh hanno accolto con favore la ripresa dei lavori della Task Force chiamata a sviluppare le comunicazioni e la rete viaria trilaterale che unisce India, Myanmar e Thailandia. A questo si aggiungeranno maggiori collegamenti via terra - con corse in pullman dalla città indiana di Imphal alla birmana Mandalay - e cielo, con voli diretti grazie all'intesa sui servizi aerei.
Lungo il confine che separa India e Myanmar, il governo di Delhi ha accettato di migliorare la rete viaria e contribuire alla costruzione di scuole, centri sanitari, ponti, imprese agricole. Nel campo della scienza e della tecnologia, un Gruppo di lavoro congiunto sarà chiamato a individuare le aree future di cooperazione, cui si aggiunge la fondazione a breve del Myanmar Institute of Information Technology, un polo di ricerca all'avanguardia che sarà finanziato proprio dall'India.
Fra gli obiettivi dichiarati vi è anche il raddoppio del volume di commerci bilaterali entro il 2015 e una presenza maggiore in alcuni centri chiave quali porti, superstrade, petrolio e gas naturale, industria manifatturiera e comparto agricolo. Infine la nascita di una filiale della Banca indiana a Yangon, per facilitare le transazioni bancarie e lo scambio di denaro.
Il tutto rientra nella politica "Verso Est" promossa dal governo indiano che, proprio in Myanmar, intende contrastare l'egemonia della seconda potenza economica mondiale: la Cina. Oggi Pechino è il primo partner commerciale di Naypyidaw, ma le recenti aperture del governo birmano - che hanno portato alla cancellazione di parte delle sanzioni di Stati Uniti e Unione europea - ha favorito l'ingresso di altri competitori nel Paese e la nascita di un mercato al quale in molti guardano con attenzione (cfr. AsiaNews 26/05/2012 Energia, pubblicità e moneta: il Myanmar apre al mercato internazionale).