Nepal: 8 milioni di terremotati e oltre 4mila morti
Kathmandu (AsiaNews/Agenzie) – Otto milioni di persone sono state colpite dal massiccio terremoto che il 25 aprile scorso ha devastato il Nepal, e almeno 1,4 milioni stanno patendo la fame. Questo il bilancio fatto dalle Nazioni Unite. A tre giorni dalla prima scossa secondo dati del ministero nepalese degli Interni i morti confermati sono saliti a 4.310, i feriti superano le 8mila unità. Sebbene le operazioni di soccorso e recupero procedano senza sosta, alcuni denunciano una scarsa coordinazione tra le agenzie governative responsabili.
Gli abitanti dei distretti di Sinshupalchok, Nuwakot, Gorkha e Dhading (i più colpiti) lamentano un ritardo nell’arrivo degli aiuti. In quest’area (regione centrale) è stato registrato il maggior numero di vittime: almeno 2.554. Segue la valle di Kathmandu, con 1.427 morti, e la regione occidentale con 231.
Responsabile di coordinare le operazioni di soccorso insieme al National Disaster Response Force (Ndrf) dell’India, l’esercito nepalese ha promesso di organizzare spedizioni nelle zone rurali del Paese. Proprio l’identificazione dei luoghi in cui le persone potrebbero essere rimaste intrappolate è l’ostacolo più grande alle ricerche. “Non ci mancano le risorse umane – spiega il colonnello Naresh Subba, coordinatore del Multinational Military Coordination Centre (Mnmcc) – ma ci manca l’equipaggiamento adeguato”.
Finora appena un migliaio di feriti sono stati trasportati in ospedale.
Insieme a militari di 10 Paesi, i soldati nepalesi hanno lanciato l’operazione Sankant Mochan per condurre le operazioni di ricerca, recupero e soccorso in 11 distretti. Tuttavia, finora la squadra ha distribuito solo 2mila chili di materiale di aiuto e circa 800 tende a Gorkha, epicentro del terremoto.
Circa 800 persone, tra militari e volontari civili, stanno lavorando a Kapan, Ason, Shoyabhagwati, Sitapaila e all’aeroporto internazionale Tribhuvan di Kathmandu. La squadra indiana sta portando avanti un programma di recupero usando sei elicotteri MI-17.
Dal Pakistan una squadra di 30 elementi ha allestito un ospedale da campo pienamente equipaggiato a Bhakapur, oltre a condurre operazioni di ricerca e recupero. Allo stesso modo il team Collapsed Structure Search and Rescue (Cssr) della Cina si trova nell’area di Balaju, insieme a 12 medici.
Squadre dalla Turchia, dal Bangladesh, dal Bhutan, dallo Sri Lanka e dalla Polonia operano dentro e fuori la valle di Kathmandu.