Nepal, intere regioni senza cibo per scioperi e proteste contro la nuova costituzione
Kathmandu (AsiaNews) - Scioperi, manifestazioni e scontri con la polizia, gettano il Nepal nel caos a una settimana dalla consegna della nuova Costituzione federale. La maggior parte delle violenze si registrano nei distretti occidentali del Paese e nella regione del Terai. Entrambe sono abitate da minoranze etniche che da anni si battono per una maggiore autonomia. Ieri, Ban Ki-moon, segretario generale dell'Onu ha invitato i membri dell'Assemblea costituente ad ascoltare le richieste delle minoranze etniche e religiose.
Nella Far Western Development Region, uno sciopero generale contro la partizione della regione sta bloccando da 19 giorni tutti i collegamenti aerei con le città e i villaggi più remoti. Secondo fonti locali gli abitanti delle aree montane hanno finito le scorte di cibo e medicinali, trasportate solo via aereo o elicottero. La vita di migliaia di bambini e anziani è a rischio.
Narendra Pariyar, vice-governatore del distretto di Jumla afferma che "la gente continua a cercare riso nei negozi e nei magazzini, ma li trova completamente vuoti. Le autorità locali non possono agire a causa dello sciopero che blocca gli elicotteri di soccorso".
Ad aggravare la situazione vi sono gli scontri fra gli indigeni Tharu, favorevoli alla spartizione della regione e al federalismo, e gli attivisti indù pro0000000 unità nazionale. Dopo le manifestazioni pacifiche organizzate nei giorni scorsi, i due gruppi si sono scontrati ieri nel distretto di Jumla. Finora il bilancio è di oltre 30 feriti, fra cui 11 agenti di polizia, ma si temono nuove manifestazioni violente. La popolazione ha paura ad uscire di casa e chiede un massiccio intervento delle forze dell'ordine.
Anche la regione del Terai, nel sud del Paese, sono previste manifestazioni e scioperi da parte delle comunità indigene Madhesi, Gurung e Magar. La Nepal Federation of Indigenous and Nationalities ha lanciato per i prossimi giorni uno sciopero generale in tutti i 22 distretti della regione. Lo scopo è richiamare l'attenzione dell'Assemblea Costituente dominata dal partito Maoista sui problemi delle minoranze etniche, spesso costrette a vivere ai margini della società.
Frutto della proclamazione dello stato laico avvenuta nel 2007 dopo 11 anni di guerra civile fra maoisti e monarchia, la nuova Costituzione dovrebbe essere approvata entro il 28 maggio. Tuttavia, vari gruppi stanno protestando ed esercitando pressioni a favore o contro il federalismo: anche i partiti politici sono divisi sul modello e il numero degli Stati federali. Ci sono forti tensioni fra la maggioranza indù e le oltre 60 fra etnie e minoranze religiose, che chiedono tutele e diritti nel nuovo testo costituzionale.