Nelle scuole russe nuovi corsi sulla "riunificazione" con la Crimea
Mosca (AsiaNews) - Ci vorrà del tempo prima che la Russia modifichi i manuali scolastici per inserire i recenti eventi che hanno portato all'annessione della Crimea. Ma questo non ha impedito alle autorità di lanciare nuovi corsi nelle scuole per spiegare la questione agli studenti, nel modo "politicamente e patriotticamente più corretto".
Come riporta Radio Free Europe, nelle ultime settimane è stato inserito nei programmi delle scuole superiori, a livello nazionale, il corso "Noi siamo insieme", in cui si presenta l'annessione di fatto della penisola ucraina come una "riunificazione". Stessa espressione usata dalle autorità russe, che si rifanno all'appartenenza territoriale e culturale della Crimea alla Russia, la quale donò la regione a Kiev nel 1954, quando i due Paesi erano ancora parte dell'Unione sovietica.
Ai corsi partecipano anche alcuni deputati del partito di governo Russia Unita, che fanno lezioni sul patriottismo. "Da ex insegnante capisco che gli eventi in Ucraina, Crimea e Russia hanno bisogno di essere spiegati agli studenti", ha dichiarato ai media il deputato Nikolai Bulayev, il quale ha sottolineato la necessità di "spiegare agli alunni la posizione del nostro presidente".
"Di certo, non tutti gli Stati vogliono vedere una Russia forte che conduca la sua politica estera secondo i suoi interessi nazionali", spiega ai suo studenti ad Ulyanovsk (900 km da Mosca) l'insegnante di storia Lybov Moskalyova, la quale fa sapere ai ragazzi: "Sono orgogliosa del mio presidente e felice per la Russia". Seguono poi lezioni sulla geografia e l'economia della Crimea.
Uno studente, Egor Tsvetkov, sostiene che la "riunificazione" è solo il primo passo verso la presa dell'Ucraina orientale da parte di Mosca. Prospettiva che in molti temono anche nelle Cancellerie internazionali. "Bisogna fare un referendum nell'est, sull'unione alla Russia - propone il ragazzo, che si dice pronto a combattere per la causa - sono sicuro che l'assoluta maggioranza voterebbe a favore". Un altro studente, Arseniy, non è d'accordo: "Sostengo il mio Paese, ma penso che il confronto con l'Occidente sia stupido".
Non tutti gli insegnanti sono d'accordo con l'introduzione del nuovo corso. "È oltraggioso - denuncia Tamara Eidelman, che insegna storia alla scuola n°567 di Mosca - è un lavaggio del cervello dei ragazzi". La donna fa notare che il corso presenta i fatti in modo parziale, omettendo per esempio eventi significativi come le deportazioni di massa dei tatari di Crimea durante la Seconda guerra mondiale. Mikhail Kopitsa, professore in una scuola della città nord-orientale di Arkhangelsk, ha raccontato a Radio Free Europe di aver dovuto scrivere una lettera ufficiale di spiegazioni, dopo aver criticato la presenza militare russa in Crimea.
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