Nella lotta a fame e povertà l'India non raggiunge gli obiettivi del Millennio
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) - Povertà estrema, fame e mortalità infantile: entro il 2015, l'India non riuscirà a raggiungere alcuni degli "Obiettivi di sviluppo del millennio", fissati dai 191 Stati membri delle Nazioni Unite nel 2000. Un segnale giudicato grave dagli analisti, perché colpisce una delle più forti economie emergenti. Secondo un rapporto Onu, andrà meglio invece il settore dell'educazione, che promette di garantire un'istruzione di base per tutti i bambini indiani della nazione.
Nel rapporto pubblicato dalle Nazioni Unite, il livello di povertà sarà del 26,7%, quasi tre punti in più rispetto all'obiettivo, fissato al 23,9%. Nel sottoscrivere gli Obiettivi, l'India aveva promesso di dimezzare il tasso di povertà registrato nel 1990: 47,8%. Tuttavia, nel periodo 2009/2010 la percentuale era ancora del 29,8%.
Nel 2015 resterà alto anche il tasso di mortalità infantile (Imr): 43 bambini morti ogni 1000 nascite, contro il proposito di scendere a 27 decessi. Riguardo alle cifre legate alla mortalità infantile sotto i cinque anni, il tasso sarà di 52 ogni 1000, anziché 42 ogni 1000.
Preoccupano anche i dati relativi alla mortalità materna: nel 1990 morivano 440 madri ogni 100mila parti. Per il 2015, New Delhi aveva fissato il proprio Obiettivo a 109 decessi ogni 100mila parti. Tuttavia, nel 2005 il rapporto era di 450 decessi ogni 100mila nascite. Secondo gli analisti, nei prossimi due anni New Delhi non scenderà sotto i 139 decessi.
Dati negativi riguardano anche la malnutrizione. Per il rapporto Onu, essa "continua a essere un grave ostacolo". Dal 1990 al 2015, l'obiettivo era di ridurre dal 52% al 26% la percentuale di bambini sottopeso inferiori ai 3 anni di età. Tuttavia, tra il 1998-1999 e il 2005-2006 la percentuale è scesa solo dal 43% al 40%.
Positive le notizie legate all'educazione: le statistiche mostrano che entro 2015 il Paese riuscirà garantire l'educazione primaria di base al 100% dei bambini indiani. "L'uguaglianza di genere sui banchi delle elementari - si legge - è già stata raggiunta nel 2007-2008. Quella nelle scuole medie dovrebbe essere raggiunta nei prossimi due anni".
Concordati dopo il Vertice del Millennio delle Nazioni Unite nel 2000, gli Obiettivi di sviluppo del millennio sono otto punti, da raggiungere entro il 2015. Essi sono: sradicare la povertà estrema e la fame; garantire un'educazione di base; promuovere l'uguaglianza di genere; ridurre la mortalità infantile; migliorare la salute materna; combattere il virus Hiv/Aids, la malaria e altre malattie mortali come la tubercolosi; garantire la sostenibilità ambientale; sviluppare una rete globale per lo sviluppo.