Naypyidaw, resistenza birmana colpisce i comandi militari con i droni
Si tratta di un altro duro colpo per la giunta golpista del Myanmar che, a fatica, sta mantenendo il controllo sulle regioni centrali del Paese. La notizia è stata diffusa dal Governo di unità nazionale in esilio, mentre secondo un'altra fonte l'operazione ha richiesto cinque mesi di preparazione. Aumentano le difficoltà per i militari
Naypyidaw (AsiaNews/Agenzie) - Una serie di attacchi con droni è stata scagliata questa mattina contro alcuni obiettivi della capitale del Myanmar, Naypyidaw, per la prima volta dallo scoppio del conflitto civile. Un avvenimento che rappresenta un altro duro colpo per la giunta militare birmana, responsabile del colpo di Stato che a febbraio 2021 ha dato avvio alla guerra. Negli ultimi mesi le truppe dell’esercito hanno cominciato ad arretrare e abbandonare le aree vicino ai confini, concentrandosi nelle regioni centrali intorno alla capitale, il centro di potere dei generali.
La notizia dell’attacco è stata inizialmente diffusa dal Governo di unità nazionale (NUG) in esilio, formato da ex deputati della Lega nazionale per la democrazia, il partito da cui proviene anche l’ex leader Aung San Suu Kyi, attualmente in carcere. Si è trattato di “operazioni sincronizzate” condotte “simultaneamente” dalle Forze di difesa popolare (PDF, il braccio armato del NUG) che hanno preso di mira “il quartier generale dell’esercito” e “la base aerea di Aye Lar”, vicino all’aeroporto internazionale di Naypyidaw, ha affermato il governo ombra in un comunicato, senza fornire ulteriori dettagli sui danni causati o sul numero delle vittime. Nelle ore successive alcuni media filo-militari hanno riferito di aver abbattuto sette droni, mentre una fonte anonima ha rivelato che l’aeroporto della capitale è stato chiuso per qualche ora.
Un portavoce del Kloud Drone Team, invece, che ha collaborato con le PDF, ha raccontato alla testata The Irrawaddy che per l’attacco sono stati utilizzati 28 droni contro tre obiettivi (non due): il quartiere generale dell’esercito, la base aerea e la residenza del capo della giunta militare, il generale Min Aung Hlaing. Un’operazione che ha richiesto cinque mesi di preparazione, ha aggiunto il portavoce, sottolineando che hanno “in programma di effettuare ulteriori attacchi”.
La base aerea di Aye Lar ospita diversi aerei da combattimento ed è altamente fortificata. Per le forze della resistenza era un obiettivo importante, perché la giunta militare finora è riuscita a mantenere il controllo su alcune aree del Paese grazie agli attacchi aerei e ai bombardamenti dell’aviazione, spesso condotti anche contro strutture civili. Il ministero della Difesa del NUG alla fine del 2023 aveva dichiarato di aver distribuito oltre 400 droni ai battaglioni delle PDF, mentre nei mesi scorsi un’offensiva di terra nello Stato Shan, nel nord del Myanmar, condotta dalle milizie etniche, alleate delle PDF contro l’esercito, ha liberato diversi territori al confine con la Cina e rivelato che le truppe dell’esercito sono sempre più in difficoltà. Secondo gli esperti, la capitolazione di una grande città potrebbe fiaccare ulteriormente il morale dei soldati e aprire la strada alla fine della guerra.
10/03/2022 11:10