07/05/2019, 08.54
MYANMAR
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Nayipyidaw, graziati due reporter. Indagavano su un massacro di Rohingya

Dopo 511 giorni di carcere, sono usciti grazie al perdono presidenziale per il Nuovo Anno. Wa Lone e Kyaw Soe Oo avevano raccolto prove sull’omicidio di 10 persone. L’inchiesta è stata insignita del Premio Pulitzer a maggio. Anche le Nazioni Unite coinvolte nelle negoziazioni per il loro rilascio.

Naypyidaw (AsiaNews/Agenzie) – Condannati a sette anni di carcere per aver infranto la Legge sui segreti di Stato, due giornalisti birmani della Reuters (foto) sono tornati in libertà questa mattina dopo 511 giorni di prigione grazie ad un perdono presidenziale. Lo scorso settembre, la Corte distrettuale nord di Yangon ha dichiarato colpevoli Wa Lone, 33 anni, e Kyaw Soe Oo, 29, di “aver raccolto ed ottenuto documenti riservati” riguardanti il massacro di alcuni musulmani Rohingya nello Stato di Rakhine. Il caso ha sollevato interrogativi sui progressi del Myanmar verso la democrazia ed ha provocato le proteste di diplomatici e attivisti per i diritti umani.

Attraverso un’amnistia di massa cominciato lo scorso mese, il presidente birmano Win Myint ha perdonato migliaia di altri prigionieri. È consuetudine nel Paese che le autorità liberino i prigionieri in tutto il Paese in occasione del tradizionale Capodanno birmano, apertosi il 17 aprile. Prima del loro arresto, nel dicembre 2017, i due cronisti avevano indagato sull'uccisione di 10 uomini e ragazzi Rohingya per mano di soldati dell’esercito e civili buddisti nel Myanmar occidentale. L’inchiesta, redatta con testimonianze di colpevoli, testimoni e famiglie delle vittime, è stata insignita del Premio Pulitzer a maggio, che si è aggiunto ad una serie di riconoscimenti ricevuti dalla coppia per il loro lavoro.

Nell'aprile scorso, la Corte suprema del Myanmar aveva respinto l'appello finale dei giornalisti. Wa Lone e Kyaw Soe Oo avevano presentato istanza presso la massima autorità giuridica birmana, citando le prove di una montatura della polizia e l’assenza di un crimine. In gennaio, l'Alta corte di Yangon aveva respinto un precedente appello. Oggi i giornalisti sono stati rilasciati dal carcere di Insein e consegnati a Lord Ara Darzi, chirurgo britannico ed esperto di assistenza sanitaria che è stato membro di una commissione consultiva del governo per le riforme nello Stato di Rakhine. Darzi ha dichiarato che i negoziati sulla grazia a Wa Lone e Kyaw Soe Oo hanno coinvolto il governo di Myanmar, Reuters, le Nazioni Unite e rappresentanti di altri governi, ma non ha fornito ulteriori dettagli.

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