Natale ad Abu Dhabi, chiese "stracolme in tutta la regione: pregheremo per la pace"
Abu Dhabi (AsiaNews) - Le Chiese di Abu Dhabi e di tutta la regione dell'Arabia meridionale si preparano al Natale con grandi celebrazioni e messe a cui sono attese decine di migliaia di persone. Le funzioni di quest'anno sono rivolte alla pace e alla riconciliazione per tutte le persone coinvolte in violenze e conflitti. Intervistato da AsiaNews mons. Paul Hinder, vicario apostolico dell'Arabia meridionale, sottolinea il grande fermento delle piccole comunità cattoliche presenti negli Emirati Arabi, Oman e Yemen in vista del Natale. "Nel periodo di Avvento - racconta - migliaia di persone hanno partecipato alla novena natalizia organizzata dalla comunità filippina, la più numerosa nella regione dell'Arabia meridionale. Lo scorso 20 dicembre a Dubai oltre 20mila persone erano presenti nella piccola chiesa della Vergine Maria. In Abu Dhabi vi erano circa 6mila fedeli".
Il prelato confessa che quest'anno sarà un Natale molto sentito a causa dei vari conflitti che colpiscono la regione e i disastri naturali che hanno devastato l'arcipelago delle Filippine. "Il numero di persone che partecipano alle messe è sorprendente per le comunità cattoliche residenti in Paesi musulmani". Per raggiungere le chiese molte persone devono viaggiare per centinaia di chilometri. "Per far fronte alla folla di fedeli - racconta mons. Hinder - domani sera vi saranno tre turni di celebrazioni solenni in lingua inglese. Il primo turno inizierà alle 18,30, il secondo alle 21,00 e il terzo alle 24,00. Altre celebrazioni si terranno il 25 dicembre in diverse lingue nelle varie parrocchie degli Emirati e Oman".
Nella regione dell'Arabia meridionale vive circa 1 milione di fedeli, tutti di nazionalità straniera. La comunità più importante è quella filippina, seguita dai cattolici indiani, provenienti soprattutto dal Kerala. Il resto della Chiesa è composto da libanesi, siriani, iracheni, egiziani e giordani giunti nella regione per motivi di lavoro.
Grazie alla libertà di culto concessa dalle monarchie di questa regione del Golfo Persico la vita della Chiesa è molto attiva ed è organizzata intorno a 7 parrocchie negli Emirati Arabi Uniti, 4 parrocchie in Oman con circa 18mila fedeli e una piccola comunità in Yemen. Sul territorio vi sono 55 sacerdoti che lavorano nelle chiese e nelle scuole cattoliche dedicate ai migranti. (S.C.)