Natale, Kirill agli ortodossi: Guardare a Cristo “come al sole che illumina il cammino”
di Nina Achmatova
E’ Natale per i russo-ortodossi in 60 Paesi del mondo. Il Patriarca Kirill celebra la divina liturgia alla presenza di Medvedev e 6mila fedeli.
Mosca (AsiaNews) – E’ Natale oggi per i russo-ortodossi di 60 Paesi nel mondo. Oltre 6mila fedeli si sono riuniti nella notte tra il 6 e il 7 gennaio nella cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca, dove il Patriarca Kirill ha celebrato la divina liturgia. In prima fila il presidente Dmitri Medvedev con la moglie Svetlana e molte figure di spicco del mondo politico e della società civile russa. Il premier Vladimir Putin, invece, ha accolto il Natale nella cattedrale della Trasfigurazione a San Pietroburgo, dove è stato battezzato nel 1952.
I russo-ortodossi festeggiano il Natale secondo il calendario giuliano. Questo è “in ritardo” di 13 giorni rispetto al gregoriano, adottato da cattolici, protestanti, alcuni ortodossi - come il Patriarcato ecumenico - e dal mondo laico. Il 7 gennaio segna la fine dell’astinenza da carne, dolci e alcolici, iniziata il 28 novembre, ed è festa nazionale.
Al termine della divina liturgia, Kirill ha invitato tutti i cristiani di Russia, Ucraina e Bielorussia (l’antica Rus’) a mantenere forte la loro fede in Dio, guardando a lui come “al sole della verità divina, e alla luce di questa verità capire cosa è il bene e cosa il male, il vero e il falso la salvezza e la morte”. Secondo il Patriarca, molte persone nella società contemporanea “non collegano alcuna luce di verità alla grotta di Betlemme: continuano a venerare gli idoli e legano la verità alla forza e ai poteri dell’Umanità”.
Nel suo messaggio per il Natale, Kirill aveva inoltre ricordato ai fedeli che “Dio si è fatto carne per mostrare al mondo il suo amore e aiutare chi vuole ascoltare la sua parola a trovare la pienezza della vita”. Come di tradizione, il Patriarca ha fatto gli auguri anche agli astronauti russi sulla Stazione spaziale internazionale, collegandosi dalla sua residenza.
Molti politici russi, invece, a partire da Medvedev, hanno usato Twitter per fare i proprio auguri natalizi. Tutti tranne Putin, che continua a trattare con sufficienza il web. Secondo un sondaggio del centro indipendente Levada, i russi che celebrano il Natale sono il 65%. Al Patriarcato di Mosca fanno capo 150 milioni di fedeli, circa 30mila chiese e 800 monasteri in 60 Paesi del mondo. Il 7 gennaio festeggiano il Natale anche gli ortodossi di Georgia, Serbia, Gerusalemme, i monaci del monte Athos e anche i greco-cattolici in Ucraina.
I russo-ortodossi festeggiano il Natale secondo il calendario giuliano. Questo è “in ritardo” di 13 giorni rispetto al gregoriano, adottato da cattolici, protestanti, alcuni ortodossi - come il Patriarcato ecumenico - e dal mondo laico. Il 7 gennaio segna la fine dell’astinenza da carne, dolci e alcolici, iniziata il 28 novembre, ed è festa nazionale.
Al termine della divina liturgia, Kirill ha invitato tutti i cristiani di Russia, Ucraina e Bielorussia (l’antica Rus’) a mantenere forte la loro fede in Dio, guardando a lui come “al sole della verità divina, e alla luce di questa verità capire cosa è il bene e cosa il male, il vero e il falso la salvezza e la morte”. Secondo il Patriarca, molte persone nella società contemporanea “non collegano alcuna luce di verità alla grotta di Betlemme: continuano a venerare gli idoli e legano la verità alla forza e ai poteri dell’Umanità”.
Nel suo messaggio per il Natale, Kirill aveva inoltre ricordato ai fedeli che “Dio si è fatto carne per mostrare al mondo il suo amore e aiutare chi vuole ascoltare la sua parola a trovare la pienezza della vita”. Come di tradizione, il Patriarca ha fatto gli auguri anche agli astronauti russi sulla Stazione spaziale internazionale, collegandosi dalla sua residenza.
Molti politici russi, invece, a partire da Medvedev, hanno usato Twitter per fare i proprio auguri natalizi. Tutti tranne Putin, che continua a trattare con sufficienza il web. Secondo un sondaggio del centro indipendente Levada, i russi che celebrano il Natale sono il 65%. Al Patriarcato di Mosca fanno capo 150 milioni di fedeli, circa 30mila chiese e 800 monasteri in 60 Paesi del mondo. Il 7 gennaio festeggiano il Natale anche gli ortodossi di Georgia, Serbia, Gerusalemme, i monaci del monte Athos e anche i greco-cattolici in Ucraina.
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