Nassiriya, eseguite 21 condanne a morte per ‘terrorismo’
Gli uccisi erano tutti irakeni. Non si conoscono con precisione i loro crimini. Fra i condannati a morte vi sono anche 11 francesi e un belga, ex combattenti per lo Stato islamico. L’Iraq è il quinto Paese al mondo per numero di esecuzioni capitali.
Nassiriya (AsiaNews/Agenzie) – Condannati per terrorismo alla pena di morte, 21 uomini sono stati impiccati ieri nella prigione di Nassiriya, nella provincia di Dhi Qar, nel sud del Paese. I 21 uccisi provenivano da diverse province del Paese. Si sa la loro condanna per terrorismo, ma non vi sono informazioni specifiche sui loro crimini. L’Iraq, secondo paese al mondo per la produzione di greggio, da almeno 2 decenni è colpito da attentati terroristi, seguiti alla caduta di Saddam Hussein e a una rivolta sunnita radicale, legata agli ex compagni del dittatore, sfociata poi nell’invasione di una parte del Paese da parte dell’Isis (divenuto poi Stato islamico, SI).
Dalla sconfitta dello SI, l’Iraq ha condannato a morte centinaia di irakeni per essere membri del gruppo jihadista. Fra i condannati a morte vi sono anche alcune decine di stranieri, anche loro giunti nel Paese per combattere con lo SI. Al presente 11 francesi e un belga sono nel braccio della morte, ma la loro condanna non è stata ancora eseguita.
L’Iraq è molto criticato dalle organizzazioni internazionali per i diritti umani, per il suo facile ricorso alla pena di morte. Lo scorso anno sono state eseguite 100 condanne a morte, molte delle quali per “terrorismo”. L’Iraq, che è il quinto Paese al mondo per esecuzioni capitali, è accusato anche di estorcere confessioni attraverso la tortura.
06/11/2006
30/12/2006
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