Nag Hamadi: commando armato attacca cristiani copti, sette morti e tre feriti
L’episodio è avvenuto alla mezzanotte di ieri, dopo la messa di Natale che la Chiesa copta celebra il 7 gennaio. L’assalto è una vendetta per un presunto caso di violenza sessuale contro una dodicenne, avvenuto nel novembre scorso.
Il Cairo (AsiaNews/Agenzie) – È di sette morti e tre feriti il bilancio di un attacco contro la comunità cristiana copta in Egitto. Ieri, poco prima della mezzanotte, un commando armato ha aperto il fuoco contro un gruppo di fedeli della chiesa di San Giovanni a Nag Hamadi, nella provincia di Qena, 64 km circa da Luxor. Fonti del Ministero degli interni spiegano che l’assalto è una risposta a un presunto caso di violenza sessuale, avvenuto nel novembre scorso. La comunità musulmana ha accusato un cristiano di aver stuprato una ragazza di 12 anni.
Testimoni locali riferiscono che un gruppo composto da tre uomini armati, a bordo di un’auto, ha aperto il fuoco contro i fedeli. La comunità cristiana si era riunita per celebrare la messa di mezzanotte, in occasione del Natale copto che cade il 7 gennaio. Il capo del commando armato, aggiungono fonti ministeriali, sarebbe già stato identificato. Gli assalitori hanno aperto il fuoco in modo indiscriminato sulla folla. Tra i feriti vi sono anche due fedeli musulmani, che si trovavano nelle vicinanze dell’edificio al momento dell’attacco.
Il vescovo Kirollos, della diocesi di Nag Hamadi, conferma che le vittime sono “sei fedeli e una guardia addetta alla sicurezza”. Egli aveva lasciato la chiesa qualche minuto prima dell’arrivo del commando armato. Nelle scorse settimane il vescovo aveva ricevuto minacce da parte di gruppi musulmani. Gruppi di musulmani urlavano: “non vi permetteremo di celebrare le feste”.
A scatenare le violenze, il presunto stupro di una dodicenne musulmana avvenuto nel novembre scorso. Nei giorni seguenti, la comunità islamica locale ha bruciato proprietà cristiane e danneggiato edifici. La polizia ha invitato il vescovo Kirollos a restare al sicuro nella propria abitazione, nel timore di nuove violenze.
In Egitto la comunità cristiana coopta è il 10% circa della popolazione, in un Paese a larghissima maggioranza musulmana, che discrimina la comunità cristiana. Essa è vittima di episodi di violenza, causati da un forte incremento del fondamentalismo islamico. Talvolta alla base di molti attacchi vi sono dispute sulle proprietà terriere e contese per le donne, ma essi divengono presto scontri di carattere confessionale.
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