Myanmar: cessate il fuoco tra milizie e giunta militare mediato dai cinesi
Le notizie di oggi: le forze militari americane colpiscono alcuni obiettivi Houthi in Yemen. Problemi di salute per il leader 79enne del Partito comunista del Vietnam. Netflix ha rimosso un film offensivo per gli indù. In Papua Nuova Guinea annunciati 14 giorni di stato di emergenza, ma è tornata la tranquillità. In Kazakistan gli scioperi dei lavoratori nei pozzi petroliferi continuano da un mese.
MYANMAR
L’alleanza di milizie etniche che a fine ottobre ha lanciato un’offensiva contro l’esercito golpista del Myanmar avrebbe concordato un cessate il fuoco con i militari. Ad annunciarlo all'agenzia Reuters è uno dei leader di uno dei gruppi che per sicurezza ha chiesto di restare anonimo. L’accordo raggiunto con la mediazione dell'inviato cinese Deng Xi Jin, prevederebbe la promessa delle milizie etniche di non avanzare ulteriormente nella riconquista di territori.
YEMEN
Le forze statunitensi e britanniche hanno effettuato bombardamenti aerei contro obiettivi Houthi in Yemen, in risposta agli attacchi del gruppo filo-iraniano contro le navi commerciali nel Mar Rosso, ha spiegato il presidente americano Joe Biden. Finora sono stati colpiti più di 12 siti, tra cui la capitale Sanaa e il porto di Hudaydah.
VIETNAM
Il leader del Partito comunista vietnamita, Nguyen Phu Trong, non riuscirà ad accogliere, per la seconda volta in una settimana, la visita di un capo politico straniero, in questo caso il presidente dell’Indonesia Joko Widodo, a causa di problemi di salute. Trong, 79 anni, alla guida del partito dal 2011, è al vertice del sistema politico monopartitico vietnamita, ma dal 26 dicembre non è più apparso in pubblico.
INDIA
Netflix ha rimosso un film prodotto in Tamil Nadu a causa delle proteste sui social media per una scena in cui si vede la figlia di un religioso indù mangiare carne, quando la maggior parte degli induisti sono vegetariani. “Annapoorani - La dea del cibo”, era uscito nelle sale a dicembre ma ieri non era più disponibile sulla piattaforma. Diversi membri di organizzazioni induiste estremiste hanno dichiarato che la pellicola feriva “i sentimenti indù”.
PAPUA NUOVA GUINEA
Ieri sera il presidente James Marape ha dichiarato 14 giorni di stato di emergenza nella capitale di Port Moresby e sospeso diversi dipendenti pubblici, dopo che uno sciopero della polizia è sfociato in disordini e saccheggi. Secondo i residenti locali la città è tornata a un “nuova normalità” oggi: "Ci aspettiamo che i supermercati non saccheggiati riaprano oggi e ho sentito che hanno aumentato la sicurezza", hanno aggiunto.
KAZAKISTAN
Continua ormai da un mese lo sciopero dei lavoratori della compagnia petrolifera West Oil Software nella regione di Mangistau in Kazakistan, per cui centinaia di persone rimangono all’aperto davanti ai pozzi di Žetybaj dall’11 dicembre, una situazione giudicata “esplosiva” dagli stessi sindacalisti ricordando fatti analoghi del 2011, conclusi con sanguinosi scontri.
RUSSIA
Continua ormai da un mese lo sciopero dei lavoratori della compagnia petrolifera West Oil Software nella regione di Mangistau in Kazakistan, per cui centinaia di persone rimangono all’aperto davanti ai pozzi di Žetybaj dall’11 dicembre, una situazione giudicata “esplosiva” dagli stessi sindacalisti ricordando fatti analoghi del 2011, conclusi con sanguinosi scontri.