Myanmar, a rischio estinzione 331 specie animali
Oltre 5mila specie minacciate in Asia e circa 800 nella regione del Grande Mekong. Piante e animali sono utilizzati per produrre medicine tradizionali, vestiti e accessori. La caccia e il bracconaggio sono praticati in circa il 70% delle riserve naturali. Nel Sud-est asiatico e nella regione del Pacifico, il commercio illegale di animali selvatici frutta circa 17 miliardi di euro l'anno.
Yangon (AsiaNews/Agenzie) – Uccelli, oranghi, elefanti, pitoni, tartarughe d'acqua dolce, pangolini e tigri: sono solo alcune delle 331 specie animali che rischiano l'estinzione in Myanmar. È l'allarme lanciato dall' Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), organizzazione non governativa con sede a Gland (Svizzera).
Il gruppo ha presentato ieri a Yangon il suo ultimo rapporto, dal titolo "Larger than Tigers" (Più grande delle tigri). Dal documento emerge che vi sono oltre 5mila specie che rischiano di scomparire in Asia e circa 800 nella regione del Grande Mekong, che comprende Cambogia, Laos, Myanmar, Thailandia e Vietnam. Secondo la ricerca, la biodiversità del Grande Mekong è minacciata soprattutto a causa della perdita di habitat naturali e dello sfruttamento.
Il documento spiega che piante e animali selvatici sono utilizzati per produrre medicine tradizionali a base di erbe, vestiti e accessori; per il cibo e come animali domestici. La caccia e il bracconaggio sono praticati in circa il 70% delle riserve naturali. Ogni anno, il volume di affari legato al commercio illegale di animali selvatici nel Sud-est asiatico e nella regione del Pacifico è di circa 17 miliardi di euro.
Nel maggio 2018, il parlamento del Myanmar ha approvato la legge sulla "Tutela della biodiversità e delle aree di conservazione". Essa prevede sanzioni severe per la caccia ed il traffico illegale di specie selvatiche, come definito dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites). I trasgressori rischiano pene fino a 10 anni di carcere.
Lo scorso ottobre, il governo della regione di Yangon ha anche imposto il divieto di vendere oggetti realizzati con parti di animali selvatici nei negozi di souvenir o di servire nei ristoranti curry di esemplari allo stato brado. Tuttavia, a causa dei grandi guadagni che frutta, il traffico continua a dilagare. Il World Wildlife Fund (Wwf) avverte che la popolazione di elefanti potrebbe scomparire dal territorio nazionale nel prossimo decennio, se il governo non riuscirà a prevenire con efficacia il bracconaggio.
12/05/2018 08:47