17/11/2015, 00.00
RUSSIA - FRANCIA
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Musulmani russi contro il terrorismo: in nessun caso rappresenta l’islam

di Nina Achmatova
Parla il vice presidente del consiglio dei muftì e dell’amministrazione spirituale dei musulmani di Russia: negli attentati non vi è nessuna giustificazione; organizzazioni terroristiche vogliono creare conflitti tra musulmani. Il patriarca di Mosca invita a combattere l’estremismo anche sul piano culturale.

Mosca (AsiaNews) - Le due grandi organizzazioni dei musulmani in Russia - l’amministrazione spirituale dei musulmani (Dum) e il Consiglio dei muftì di Russia (Smr) - hanno invitato tutte le forze sane della società a unirsi nella lotta al terrorismo, una minaccia che ha ormai un carattere globale. “Questi conflitti sono pericolosi perché possono durare per decenni, per questo tutte le forze sane oggi devono unirsi per combattere questi fenomeno”, ha detto il vice presidente delle due organizzazioni, Rushan Abbiasov.

Sia la Dum che l’Smr “ribadiscono la loro posizione contro manifestazione di tutte le forme di estremismo e terrorismo”. “Oggi vediamo che questo fenomeno sta diventando globale, rappresentando un pericolo per tutto il mondo”, ha aggiunto Abbiasov, il quale ha voluto sottolineare che le organizzazioni terroristiche responsabili di attentati non rappresentano l’islam “in nessun caso”. Ha poi spiegato, come riporta la Tass, che tali strutture sono state fondate “per la lotta contro l’islam, contro i musulmani e per creare conflitti all’interno dell’islam e provocare guerre inter-religiose”.

“Non vi è alcuna giustificazione al terrorismo che colpisce persone di diverse nazionalità, religione e status sociale”, ha denunciato il muftì russo, invitando le famiglie a educare i giovani nel modo giusto e gli stessi leader musulmani a diffondere la giusta conoscenza dell’islam anche attraverso internet e social network.

Gli attentati del 13 novembre a Parigi, di cui ha rivendicato la responsabilità lo Stato islamico, hanno fatto 129 morti e provocato una forte ondata di solidarietà anche in Russia, che neppure due settimane prima aveva vissuto una pesante catastrofe aerea, con molta probabilità conseguenza di un attentato. Un aereo di linea con 224 persone a bordo, tutti cittadini russi, è esploso in volo dopo essere decollato da Sharm el Sheik, precipitando sul Sinai senza lasciare superstiti.

Anche il patriarca di Mosca Kirill ha invitato a intervenire contro il terrorismo a livello culturale. “La lotta contro il terrorismo deve essere non solo militare - ha detto il primate ortodosso, come riporta Interfax - non solo i servizi speciali, ma anche la gente comune deve vincere questa orribile disgrazia del nostro tempo attraverso l’educazione, la cultura e forse, la cosa più importante, attraverso la preghiera e la crescita della fede”. 

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