Musulmani, indù e cattolici ricordano le vittime della parrocchia di Boniarchar
Dhaka (AsiaNews) - Il 3 giugno del 2001, un ordigno nella chiesa di Boniarchar, distretto di Gopalganj, uccise 10 cattolici e ne ferì 26. Ieri, a 12 anni dall'attentato, la comunità ha ricordato le vittime. Musulmani e indù hanno partecipato alla commemorazione e hanno chiesto chiarezza alle autorità.
Jiaual Hasan, presidente del Shamollito Islami Jot, dichiara che "è inaccettabile che alcuni integralisti musulmani facciano della religione un pretesto per uccidere altra gente e sarebbe necessaria una vera indagine". Anche il leader indù Subroto Hajra, prende le difese della comunità cattolica e dichiara ad AsiaNews che "la Chiesa è un luogo sacro e ognuno dovrebbe essere libero di professare la propria fede. Per questo motivo pretendiamo una punizione esemplare per i colpevoli".
Per Subroto Hajra, capo anche del Consiglio per l'unità di cristiani, indù e buddhisti, "il Bangladesh è un luogo di convivenza pacifica tra le differenti comunità religiose ed episodi di tale natura rovinano l'immagine del Paese".
Dal 3 giugno 2001, la polizia ha cambiato sette volte il capo d'indagine senza arrestare alcun colpevole. In occasione della cerimonia di commemorazione, tutti i 200 partecipanti hanno acceso una candela in memoria della vittime e hanno pregato per l'eternità gioiosa della loro anima.
In Bangladesh, su una popolazione di 161 milioni, i cattolici costituiscono circa lo 0,3% degli abitanti.