Musharraf revoca lo stato d’emergenza
Il presidente firma un decreto che mette fine allo stato d’emergenza introdotto il 3 novembre. In giornata il discorso alla nazione. Ripristinata la costituzione, ma con emendamenti dell’ultimo minuto che rafforzano il potere di Musharraf su magistratura e parlamento. Nessun allentamento nel controllo dei media.
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente pakistano Pervez Musharraf ha approvato un decreto per revocare oggi lo stato d'emergenza proclamato lo scorso 3 novembre. La costituzione è stata restaurata, ma con degli emendamenti dell’ultimo minuto, che rafforzano il ruolo del capo di Stato contro i tribunali e il parlamento. A confermare le voci circolanti da ieri sera è stato il portavoce del governo, Anwar Mahmood.
In giornata Musharraf, secondo quanto riferisce l’emittente pakistana Geo Tv, terrà un discorso alla nazione. La decisione del presidente arriva a poche settimane dalle attese elezioni generali dell’8 gennaio. Secondo i critici, il giro di vite attuato sui media e la magistratura permetterà al presidente di manipolare l’appuntamento alle urne.
Quando il 3 novembre fu proclamato lo stato di emergenza, in seguito alla crescente ondata di violenza, furono arrestate centinaia di persone e stretti i controlli ai mezzi di informazione. Musharraf aveva sospeso la costituzione e licenziato diversi membri della Corte suprema per eliminare alcuni ostacoli alla sua rielezione, che i nuovi magistrati hanno invece subito avallato.
Di fronte alla condanna internazionale, tra cui soprattutto le pressioni dell’alleato Usa, Musharraf ha detto che avrebbe normalizzato presto la situazione. Ma alcuni avvocati e giudici, tra cui il presidente della Corte suprema, Iftikhar Chaudhry, che era stato deposto da Musharraf, sono ancora agli arresti domiciliari. Lo stesso presidente ha fatto intendere che i giudici epurati non verranno reintegrati. Il divieto di trasmissioni radiotelevisivi in diretta, inoltre, rimane in vigore ed è interpretato da molti come un tentativo di controllare la copertura delle elezioni.
Infine la costituzione restaurata contiene alcuni emendamenti, uno dei quali impedisce al parlamento di mettere in discussione la legalità dei provvedimenti d’emergenza.
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