Muore un dottore a Wuhan. Crescono gli infetti in Cina e nel mondo
Il dottore si chiamava Liang Wudong: è la prima vittima del virus fra il personale medico. Oggi alle 11 vi erano 1326 casi di infezione (729 solo nell’Hubei); i morti sono saliti a 41. In un giorno le cifre si sono raddoppiate. Nel Guangxi, una bambina di due anni è la paziente più giovane. Confermati tre casi in Francia; uno in Australia e uno in Nepal. La carenza di letti negli ospedali.
Pechino (AsiaNews) – Questa mattina alle 7 è morto Liang Wudong, chirurgo dell’ospedale Xinhua di Wuhan. La causa della morte è il coronavirus che proprio da Wuhan si sta diffondendo in tutta la Cina e in molti Paesi nel mondo. Liang era stato infettato la scorsa settimana. Egli è il primo medico di professione a morire fra quelli che stanno curando gli affetti dal virus. Secondo i giornali locali vi sono almeno altri 14 fra medici ed infermieri che sono stati colpiti dalla malattia.
Stamane alle 11 il governo ha aggiornato i dati sull’infezione. Nelle province cinesi vi sono 1326 casi dei quali 729 solo nell’Hubei (la provincia con capitale Wuhan). I morti sono saliti a 41: 39 nell’Hubei; uno nell’Hebei e uno nell’Heilongjiang. In un giorno il numero degli infetti e dei morti si sono quasi raddoppiati. I medici mettono in guardia sul fatto che all’inizio l’infezione non dà sintomi.
Nel Guangxi sono registrati due casi. Uno di essi è quello di una bambina di due anni, la paziente più giovane fra gli infetti.
Il virus si sta diffondendo anche in altre parti del mondo. Ieri è giunto in Europa, con tre casi registrati in Francia, uno a Bordeaux e due a Parigi. Un caso è stato confermato in Australia.
Finora vi sono due casi negli Usa; tre a Singapore; uno in Nepal; cinque in Thailandia; due in Giappone; due in Vietnam; due in Corea del Sud; uno a Taiwan.
Gli ospedali di Wuhan sono al collasso. Mancano medicinali, forniture igieniche (maschere, tute, disinfettanti, …) e il personale medico è sottoposto a ritmi fino all’esaustione. A mezzanotte di ieri, via aereo in città sono giunte nuove forniture mediche e 150 dottori dell’esercito, esperti di Ebola e di Sars. In precedenza sono arrivati a Wuhan anche dottori dal Guangdong e da Shanghai.
Jiang Chaoliang, segretario del Partito dell’Hubei ha dichiarato che la città accetterà tutti i casi sospetti e li porrà in quarantena. Finora, a causa della carenza di letti e del gran numero di pazienti, molti malati non sono stati ricoverati e spediti indietro alle loro case in auto-quarantena.
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