Mumbai: Corinne Rodrigues, la madre vedova che ha ispirato la vocazione dei tre figli
La donna ha perso il marito nel 1975 e ha cresciuto da sola tre maschi. Oggi tutti e tre sono consacrati; John, il più piccolo, è vescovo e rettore della basilica di Bandra. Corinne è stata una figura cardine dell’arcidiocesi, fondando il movimento per l’aiuto alle vedove e altre opere caritative.
Mumbai (AsiaNews) – “È stato grazie all’esempio di nostra madre, che ci ricordava sempre la presenza di Dio, creando un’atmosfera di preghiera nella nostra casa e tessendo legami con altri sacerdoti, che abbiamo sentito la nostra chiamata alla vita religiosa”. Lo dice ad AsiaNews mons. John Rodrigues, rettore della basilica di Santa Maria del Monte a Bandra (Mumbai). Nella Giornata internazionale della donna, che ricorre oggi, egli ricorda la madre Corinne, morta nel 2000. La donna è stata un grande esempio di misericordia cristiana per l’arcidiocesi di Mumbai, promuovendo varie opere caritative. Una di queste è “Hope and Life Movement”, un gruppo di sostegno alle donne vedove. Anche Corinne era vedova, ma la sofferenza per la perdita dell’amato marito non le ha impedito di trasmettere i valori del Vangelo e l’amore del Signore, tant’è che i suoi tre figli hanno preso i voti.
Corinne Rodrigues è stata la madre di p. Savio, parroco di Mumbai, p. Luke sj, vice provinciale dei gesuiti di Mumbai, e di mons. John. I figli la ricordano come una “donna straordinaria, di grande fede e grazia, la cui vita è stata dedicata al servizio per gli altri, prima come insegnante, poi come moglie, madre e vedova”.
Padre Savio racconta: “I miei genitori si amavano tanto ed erano attivi in parrocchia. Negli anni Sessanta sono entrati nel Christian Family Movement [network di famiglie e parrocchie cattoliche, nato negli Stati Uniti – ndr]. Nel 1973 hanno partecipato al primo Marriage Encounter [ritiro per le coppie sposate, ndr], poi sono stati scelti come leader del gruppo delle coppie. Negli anni successivi si sono anche occupati di scegliere altre coppie partecipanti al ritiro”. Nonostante la precoce morte del padre Stanley, continua il sacerdote, “mia madre ha continuato a promuovere gli ideali e i valori che entrambi apprezzavano. Inoltre ha fatto tanti sacrifici e ci ha insegnato a fare altrettanto”. P. Savio riporta che la “sua sensibilità e capacità di raggiungere i bisognosi era eccezionale. Visitava i malati in ospedale, comprava generi alimentari per le persone costrette in casa, badava ai bambini, organizzava programmi e lavori per le vedove. La sua generosità e il suo zelo erano stimolanti e motivanti”.
Nel 1985 Corinne ha fondato l’Hope and Life Movement su iniziativa dell’arcidiocesi di Mumbai. Dal primo seminario, cui parteciparono 10 vedove, oggi il movimento conta vari gruppi in diverse parrocchie della città. Sotto la sua leadership l’opera sociale in favore delle donne sole si è estesa anche ad altre fasce sociali: dal 1993 i suoi membri visitano gli anziani, danno sostegno alle famiglie vittime delle stragi del 1993, ricostruiscono le case delle vedove in difficoltà.
Nel 2015, durante le celebrazioni del 30mo anniversario del movimento, mons. John Rodrigues ha detto che per sua madre “Gesù è stato il sommo marito, la roccia che ci guida nell’affrontare con sollievo tutte le prove, i dolori e le sofferenze”. La sua forza, conclude, “stava nella preghiera. Nella nostra famiglia il momento della preghiera era molto importante. Recitavamo il Rosario sia in famiglia che nella comunità. È stato grazie all’incoraggiamento dei miei genitori che tutti noi, come famiglia, ci siamo dati alla Chiesa”.
01/06/2016 11:41