Mumbai, una nuova strada spazzerà via il cimitero, salvando i centri commerciali
L'arcivescovo della città spiega ad AsiaNews che la proposta della municipalità non è accettabile e sottolinea come i cattolici siano da sempre impegnati per il rispetto della legge ed il miglioramento della società.
Mumbai (AsiaNews) La comunità dei cattolici indiani "ha sempre avuto a cuore i bisogni della società e si è sempre dedicata al bene comune" e per questo "chiede al governo di non colpire i suoi sentimenti religiosi e modificare i piani che prevedono la distruzione di proprietà della Chiesa".
E' questo il commento rilasciato ad AsiaNews dall'arcivescovo di Mumbai, mons. Oswald Gracias, sull'annunciato piano comunale di allargare una strada a danno delle chiese di Sant'Andrea e di San Pietro.
La municipalità ha inviato una comunicazione ufficiale al parroco di Sant'Andrea, nel quartiere occidentale di Bandra, in cui informa che "l'ampliamento di una strada prevede il passaggio sopra alcuni spazi aperti di proprietà della Chiesa". In realtà, denunciano i cattolici locali, non esistono "spazi aperti": per far passare la strada, verranno demolite la piccola grotta di Lourdes della chiesa, una croce ed una parte del cimitero cattolico.
Il governo non toccherà invece gli edifici commerciali che sorgono proprio davanti ai 2 luoghi di culto e che avrebbero potuto servire allo stesso scopo.
L'arcivescovo spiega che "i cattolici hanno sempre dimostrato il loro senso di responsabilità nei confronti della società e si sono sempre dedicati al bene comune, facendo anche grandi sacrifici. La nostra comunità ha sempre usato tutto quello che ha a disposizione per migliorare la vita altrui, senza guardare a casta o credo".
Per questo, "il governo deve dimostrarsi sensibile nei confronti delle cose a cui teniamo in campo religioso, monumenti che sono in piedi da generazioni, e cambiare i suoi piani. Solo così dimostrerà di prendere veramente in considerazione i sentimenti religiosi della comunità cristiana".
Il parroco di S. Andrea, Vernon Aguiar, racconta ad AsiaNews: "Questa chiesa esiste da più di 400 anni: la grotta e la croce sono da tempo immemore oggetti di grande devozione popolare, a cui si rivolgono non solo cattolici ma anche fedeli di altre religioni. Gli spazi aperti di cui parla la lettera non esistono: in quei punti riposano i defunti".
Il p. Aguiar sottolinea inoltre che "la Chiesa ha sempre rispettato la legge, lavorando per il progresso e lo sviluppo della società: ora questa lavora contro di noi. I cristiani si sentono vulnerabili e forse scelti come bersaglio proprio per le loro virtù, di pace e tolleranza".